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Domenica, 07 Dicembre 2014 19:19

Adesione: fra appartenenza e fedeltà!

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L’approssimarsi dell’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione e per i soci di AC festa dell’adesione, è l’occasione annuale che permette all’Azione Cattolica, nel riappropriarsi della propria identità, di rinnovare l’appartenenza ad una proposta che si distingue nel tempo per esemplarità formativa, esperienza di grande dignità ecclesiale la cui forza più vera e profonda è scritta nella sua stessa storia. Si vanno a ripercorrere i motivi che ci spingono ad associarci e gli aspetti più significativi dell’esperienza in Azione Cattolica, si passano in rassegna i volti del passato, si rispolvera la storia, si sistema la bandiera che nel frattempo si è un po’ impolverata. Tutto è pronto per la festa dell’adesione e la famiglia associativa, dentro la comunità parrocchiale, si consegna allo sguardo amorevole di Maria, affidandole le fatiche e i progetti, i tanti soci, piccoli e grandi che anche quest’anno scelgono l’AC  perché scelgono di servire la Chiesa! Rinnovare l’adesione non è solo un esercizio annuale di memoria se lascia spazio ad un serio ripensamento sul nostro modo di vivere e proporre l’esperienza associativa nella sua forma più vera e credibile: rinnovata negli strumenti ma non nei suoi valori, aperta alle esigenze del tempo ma radicata nei principi che l’hanno vista nascere ed evolversi nel tempo.  Parlare di adesione può essere infatti cosa sbrigativa o essere un evento estremamente impegnativo, occasione per  interrogarci sul perché e sul quanto “ci costa” aderire non in termini economici, ma di impegno e scelta di vita.

Aderire a chi e a che cosa? Per un cristiano l’unica adesione possibile è Cristo e alla sua Chiesa, ma chi sceglie l’AC questa adesione la vuole vivere facendo parte di una storia. L’Azione Cattolica non nasce oggi, e noi aderendo, siamo dentro una storia e parte di essa. È una storia lunga oltre 140 anni, che ha visto tanti eventi, tante persone, tanti mutamenti, ma che ha sempre conservato intatta la sua radice, la sua specificità e il suo carisma, che la distingue da tutte le altre aggregazioni e la pone a servizio di tutte;  quella specificità talmente essenziale da essere rimasta immutata nei diversi  rinnovamenti dello Statuto e che troviamo espressa nell’articolo 1: “L’Azione Cattolica Italiana è un’Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa”.

È a questo che diciamo sì il giorno dell’adesione, a questo compito difficile ed esaltante di spendere le nostre forze a servizio della Chiesa collaborando direttamente e dunque responsabilmente con i nostri Pastori, perché Cristo sia annunciato ad ogni uomo, in ogni luogo, in ogni tempo; rinunciando ad un nostro fine, ad un nostro programma per assumere un fine ed un programma più alto, quella della Chiesa stessa nel “qui ed ora” della nostra Chiesa diocesana. È questa la nostra identità. Papa Francesco, all’udienza del mese di maggio, così si rivolgeva ai Presidenti e agli Assistenti convenuti da tutta Italia: “Le  parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico, della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo”. Aderire vuol dire innanzitutto riscoprire l’entusiasmo di essere parte di questa storia, di avere questa radice dentro la Chiesa, vivendola contemporaneamente come tradizione e profezia, con un passato da assumere con gioia, un presente da vivere con  impegno, un futuro da preparare con speranza .

Aderire vuol dire appartenenza e fedeltà. Si appartiene all’Azione Cattolica, si è parte integrante di essa ogni momento della nostra vita, facciamo nostri i suoi fini, il suo progetto e i suoi strumenti, rispettandone lo stile e gli impegni assunti. Aderire  vuol dire essere presenza e testimonianza, in ogni ambiente, con la nostra vita di ogni giorno. Aderendo all’AC noi decidiamo di rispondere comunitariamente a questa vocazione e di dare una testimonianza non solo personale ma anche comunitaria. Così l’AC è il luogo della compagnia, perché facciamo parte di un gruppo e la compagnia si vive con gioia ed impegno reciproco. Un socio sa di “far parte” della Chiesa e in essa della storia dell’Azione Cattolica; un socio, da laico cristiano, sceglie ogni giorno di nuovo la collaborazione e la corresponsabilità col suo vescovo e col suo parroco, sempre, in ogni situazione e in ogni luogo, anche quando questa collaborazione è fatica e sofferenza e può sembrare un limite, anche quando non ci si sente conosciuti, graditi, amati.

Un caro augurio a tutte le associazioni parrocchiali e a ciascun aderente in particolare:  il giorno dell’adesione sia il tempo della festa condivisa, della gratitudine per il dono ricevuto, del sì ad una chiamata particolare ed esigente nel servizio alla Chiesa, ma anche il tempo del ripensamento e della promozione perché l’adesione sia, anche quest’anno, la risposta consapevole ad una proposta qualificata e qualificante, una scelta, solenne e pubblica, per maturare la propria vocazione alla santità.

Buona festa dell’adesione a tutti!

Ornella Occhiuto - Presidente diocesano