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Domenica, 31 Gennaio 2016 19:49

Riforma del lavoro: cambiamenti e prospettive

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Martedì 26 gennaio si è svolto, presso l’ Aula Magna “Quistelli” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’annuale convegno diocesano del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica della diocesi di Reggio Calabria-Bova. Il Mlac, che quest’anno festeggia gli 80 anni di fondazione ed il cui intento, come movimento d’ambiente intergenerazionale, è quello di una pastorale di evangelizzazione nel mondo del lavoro rivolta a credenti e non, ha voluto porre all’attenzione dell’associazione e della cittadinanza la recente approvazione del Jobs Act. “Riforma del lavoro: cambiamenti e prospettive” è il titolo del convegno promosso assieme al settore Adulti di Azione Cattolica ed in collaborazione con l’ufficio di Pastorale del lavoro e i problemi sociali diocesano. L’iniziativa si è proposta di illustrare, nei suoi tratti salienti, la riforma del Jobs Act  che ha sensibilmente ridisegnato il diritto del lavoro del nostro Paese.

E’ stato chiesto di illustrare la riforma alla Prof.ssa Angela Marcianò, già docente di Diritto del Lavoro presso Università Mediterranea ed attualmente  Assessore ai Lavori Pubblici del comune della nostra città. Sono intervenuti sul tema, per un giudizio critico sulla ricaduta della legge sul nostro territorio:  Valerio Berti, vice presidente vicario di Confindustria di Reggio Calabria e Domenico Serranò, Segretario Generale Cisl di Reggio Calabria. Ha Introdotto i lavori Gianni Sergi, segretario diocesano del Movimento Lavoratori, il quale, dopo aver fatto gli onori di casa ed illustrato lo scopo del convegno, ha dato la parola, per i saluti, a S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini,  Arcivescovo  Metropolita di Reggio Calabria – Bova, e a Melchiorre Monaca, vice presidente diocesano del settore Adulti di Azione Cattolica. Si è passato, quindi, agli interventi dei relatori, presentati dal moderatore del convegno Pasquale Andidero, membro dell’Equipe nazionale del Mlac e componente della segreteria nazionale dello stesso movimento.

L’Arcivescovo ha esortato, soprattutto i giovani, a non radicalizzarsi troppo sull’idea del posto fisso, ormai una rarità, ma ad avere inventiva, aprirsi a prospettive di lavoro basate sulle risorse della nostra terra: agricoltura, artigianato, turismo. Inoltre padre Giuseppe ha annunciato che metterà a disposizione i beni agricoli della Chiesa reggina per aiutare i giovani a fare impresa. Melchiorre Monaca ha portato i saluti della presidenza diocesana e Pasquale Andidero quelli della segretaria nazionale del Mlac, Simona Loperte.

Venendo al cuore del convegno, Angela Marcianò ha presentato, in maniera estremamente semplice ed efficace, la recente e complessa Legge delega sulla riforma del lavoro con gli otto decreti attuativi, soffermandosi maggiormente sui punti nevralgici: disoccupazione, licenziamenti, tutele crescenti nuovi contratti e problematiche di ordine giuridico-legale. La relatrice ha tracciato un breve excursus sulle riforme precedenti, confrontando il Jobs Act  ed i cambiamenti rispetto alla non lontana legge Fornero.

Molto interessanti gli interventi di Valerio Berti per Confindustria e di Domenico Serranò per il sindacato, che hanno apprezzato gli indubbi pregi della riforma come strumento indispensabile e la novita del quadro normativo più semplice, che elimina tante pastoie burocratiche, ma allo stesso tempo è stato sottolineato come tutto ciò da solo non basta e bisogna fare più riferimento al mercato globale, alla tutela delle micro imprese, numerose sul nostro territorio; prevenire le situazioni che non consentono alle aziende in difficoltà la piena ripresa; controllare efficacemente i nuovi contratti, la cassa integrazione; intervenire sulle falle che si creano sugli strumenti che stentano a decollare, vedi Agenzia nazionale per il lavoro e progetto”Garanzia Giovani”.

I relatori hanno infine suscitato tra i presenti un vivace dibattito con domande dirette e riflessioni personali che hanno evidenziato, con critiche costruttive,  problemi ancora esistenti che impediscono la piena attuazione di una stabilità effettiva del mondo del lavoro che possa allontanare lo spettro della disoccupazione che attanaglia tante famiglie e mina la dignita della persona, il rischio di default e l’esigenza più semplice di una giustizia più semplice.

Il convegno ha ancora una volta evidenziato l’interesse delle persone, dei cittadini verso problemi, situazioni ed argomenti che impregnano giornalmente le nostre vite, e il mondo del lavoro è certamente uno degli ambiti che più ci preoccupano, ma che ancor più ci invitano e ci incoraggiano all’impegno costante rivolto al bene comune.

 

 

Gianni Sergi                                                                                     

Segretario diocesano MLAC