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Lunedì, 29 Febbraio 2016 17:32

La Sua Misericordia è per sempre: Custoditi nell'Amore più Grande!

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Il racconto della seconda serata di spiriualità per giovani presso il seminario arcivescovile “Pio XI”

 

Dimmi che profumo usi e ti dirò chi sei! Un po’ questo lo slogan di riviste e pubblicità, profumi apparentemente preziosi il cui odore svanisce però in poche ore. Che profumo abbiamo noi, giovani cristiani? Abbiamo il profumo di Cristo, un profumo indelebile che non inonda solo il fuori ma anche il dentro.

È di profumi che si parla alla seconda serata di spiritualità svoltasi mercoledì 17 febbraio presso il seminario con la guida di Don Luca Ramello. Profumo, o puzza, della lebbra che c’è in ognuno di noi, anime toccate dal peccato come il legno dai tarli, piccoli e capaci di divorare tutto silenziosamente se non fermati in tempo.

Il profumo di cui si parla è però soprattutto quello del nardo, genuino profumato e spaccato, usato da una donna per cospargere il capo di Gesù che era appena entrato nella casa di Simone il lebbroso (Mc 14,3-11). È un po’ così che fa Gesù, entra dove c’è la “puzza” e in un modo che a volte non capiamo resta nella nostra casa riempendola di profumo.

È un profumo costoso e prezioso, sprecato tutto oltre i limiti dell’accettabile, quello con cui Cristo viene lodato da questa donna perché non c’è limite, non c’è misura quando si tratta di Cristo. Non importa chi tu sia, quale lebbra ti porti dietro, quale odore tu abbia,  Dio entra comunque nella tua casa, nel tuo cuore, e vi dimora “in eccesso”.

L’Eccesso. Forse, in tempi di crisi, è inaccettabile pensare a simili sprechi che si tratti di profumi, di tempo donato per il servizio, di beni condivisi; bisogna “risparmiare” tempo, forze, energie e denaro. Eppure Dio non si risparmia mai, cambia la nostra logica. Alziamo gli occhi al cielo e che meraviglia, ha forse contato le stelle? Guardiamo intorno a noi e beh che meraviglia, ha forse posto limite alle specie e al creato? Guardiamo alle nostre vite, ha forse abbandonato il suo figlio? Insomma, Dio ha proprio esagerato! È arrivato a “sprecare” tutto se stesso donando suo Figlio Gesù, per eccesso.

Eccesso sì, lo “Scialo di Dio”, l’Amore più grande che non conosce limiti, neanche il limite della morte! Anche noi, in virtù delle unzioni sacramentali che abbiamo ricevuto, abbiamo questo profumo, ma che fine ha fatto il profumo del nostro battesimo? La Quaresima può essere allora un tempo proficuo di riscoperta del nostro odore.

Chi ama, profuma di vita e non muore mai. Se amiamo di questo Amore più Grande portiamo anche noi il profumo di Dio. Siamo il profumo di Cristo, e tocca a noi inondare il mondo di questo Amore più grande!

Martina Vitale

Equipe diocesana Giovani di Ac