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Lunedì, 29 Febbraio 2016 17:34

Weekend di spiritualità diocesano ACR: tempo per sperimentare la misericordia del Padre

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Anche quest'anno l'Azione Cattolica diocesana ha proposto e curato un tempo di preghiera e riflessione per i ragazzi dell'Acr che camminano nei gruppi 12-14 puntando sulla loro capacità di vivere, seppur in piccolo, un'esperienza di vera spiritualità che metta in moto il loro cuore e aiuti a coltivare l'amicizia con Gesù.

Il  weekend di spiritualità diocesano, dal titolo "Si alzò e andò da suo padre", si è svolto presso il soggiorno “San Paolo” di Cucullaro sabato 13 e domenica 14 febbraio e ha coinvolto alcuni ragazzi delle parrocchie della nostra diocesi.

I partecipanti hanno avuto la possibilità di vivere un ritiro quaresimale teso alla valorizzazione di questo tempo prezioso in preparazione della Santa Pasqua e all’approfondimento della Parola; il brano guida dell’esperienza è stato infatti il racconto del padre e dei due figli, comunemente chiamato parabola del “Figliol prodigo” o del “Padre misericordioso”.

I ragazzi sono stati guidati da Don Francesco, l'assistente diocesano ACR, alla lettura approfondita del testo biblico con particolare riguardo alle figure del fratello maggiore e minore e alla logica sottesa alle loro azioni. In un tempo di riflessione personale, seguito da una condivisione in gruppi di studio, gli acierrini hanno provato a confrontarsi con le figure dei fratelli prendendo consapevolezza che le persone con cui condividono la quotidianità nutrono nei loro confronti delle aspettative; il tempo di meditazione è servito ai ragazzi per comprendere se le aspettative in questione siano per loro motivo di paura e allontanamento, secondo la logica del fratello minore, o viceversa di sicurezza e protezione, come per il fratello maggiore. Al termine della giornata, l’adorazione eucaristica ha permesso di ricapitolare tutto in Gesù ed è stata occasione per evidenziare come, spesso, l’adozione ostinata del solo proprio punto di vista non permetta di aprire il cuore e intercettare lo sguardo d’amore che il Signore, nella sua misericordia, ci rivolge e ci riserva.

La seconda giornata di riflessione ha permesso si soffermarsi sulla figura del Padre e, in particolare, sulla gratuità d’amore che egli manifesta nei confronti dei figli oltre che sugli atti di grazia che essi hanno ricevuto e non hanno riconosciuto e apprezzato; accogliere questa grazia significa riconoscersi come profondamente amati da Dio. Alla fine di questo percorso, cosi bello e teso alla scoperta della misericordia, i ragazzi hanno ricevuto l’abbraccio benedicente di don Francesco, abbraccio che gli ha permesso di percepire il bene incondizionato del Padre il quale ama gratuitamente ed è sempre pronto ad accoglierci e a fare festa con noi.

Alla luce di quest’esperienza, la cura della formazione e l’accompagnamento spirituale si confermano le preoccupazioni che stanno maggiormente a cuore all’Ac e a cui l’associazione incessantemente lavora in spirito di vera corresponsabilità con i sacerdoti assistenti; a questi, e agli educatori che tanto si spendono nella cura dei ragazzi,  l’Azione Cattolica diocesana rivolge un grazie carico di bene e gratitudine.

 

L’equipe diocesana ACR