Seguici su

Venerdì, 03 Marzo 2017 15:11

La XVI Assemblea vissuta da...

Scritto da 

Sorrisi, carezze, strette di mano e tanti, tantissimi abbracci.

Il seminario arcivescovile reggino, che durante il week-end scorso ha ospitato generosamente i lavori di questa sedicesima assemblea diocesana dell’Azione Cattolica, si svuota così, lentamente.

È il momento del ritorno a casa, la conclusione bella di un tempo particolarmente importante per l’associazione che ha celebrato insieme ai suoi soci una vera festa che ha coinvolto ed entusiasmato tutti, laici e sacerdoti. Sono stati davvero tanti i momenti che hanno caratterizzato in maniera significativa, per molti in modo sicuramente indelebile, questa fase importante di passaggio e consegne.

La gratitudine del cuore poi ne è stata comune denominatore. La parola “Grazie!” ha riecheggiato per tutto il tempo tra le mura del seminario, ricorrendo in ogni fase e momento, costantemente presente sulle labbra di tanti. L’Ac conferma così di essere un’associazione grata, fiera e gioiosa, posta al servizio di Dio e della Chiesa. Grata al proprio vescovo che con grande fiducia la sostiene amorevolmente, ai propri sacerdoti assistenti che nel dono della propria vita la accompagnano paternamente. E non poteva poi mancare il grazie alla presidenza diocesana tutta, da Ornella  ai vicepresidenti e responsabili, per il dono del proprio servizio generoso e gratuito, che attraversa la vita e pur nelle fatiche la rende piena e per il quale ciascuno di essi ha restituito ancora un “grazie”.

È stata un’assemblea partecipata da tutti: dagli acierrini, che irrompendo in maniera colorata hanno entusiasmato i soci donando la gioia dell’appartenenza, ai giovani e agli adulti che si sono ritrovati fraternamente a custodirsi nell’amicizia. È stato un tempo per fare memoria e ricordare i sacerdoti assistenti che durante il loro ministero hanno accompagnato ed amato l’associazione che proprio nella memoria delle proprie radici e della propria storia si proietta al presente ed al futuro. L’assemblea pertanto non è stato solo un momento elettivo e di rinnovo delle cariche ma ha rappresentato qualcosa di più confermando che l’Ac, oltre ad essere scuola di discernimento vocazionale, come più volte il documento assembleare afferma, è anche scuola di relazioni vere e legami forti, pur nelle difficoltà e fragilità che sono proprie di ogni uomo. S

i conclude così l’assemblea elettiva, con il rientro a casa di ciascun socio che riceve il mandato a farsi prossimo in ogni luogo di vita, nel servizio, nell’accoglienza perché nessuno venga mai escluso. L’assemblea ha celebrato la memoria recente e passata, ha riletto il percorso compiuto insieme negli ultimi sei anni, ha delineato quella che sarà o potrà essere l’Ac dei prossimi anni, consegnando a tutti un vero mandato ad essere laici sempre più maturi nella fede e che nel servizio riscoprono la propria umanità, imparando così ad  amare sempre più Cristo e la sua Chiesa.

Maria Fedele  


“… perché la vostra gioia sia piena”. Coltivate amicizie, incontrate la gente! L’esortazione evangelica con cui Gesù lascia ai discepoli il comandamento dell’amore fraterno ha introdotto e accompagnato i lavori della 16° Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica di Reggio – Bova, celebratasi sabato 11 e domenica 12 febbraio presso il Seminario arcivescovile Pio XI.

Una festa di famiglie, giovani, adulti e ragazzi, riuniti per rinnovare le responsabilità e progettare insieme il futuro, momento di sintesi fra la vocazione diocesana ed il metodo democratico dell’AC. L’Assemblea si è aperta sabato pomeriggio, presieduta da Alda Modafferi, affiancata dal presidente uscente Ornella Occhiuto, dai vicepresidenti dei settori e dai responsabili dell’ACR. Dopo la preghiera iniziale guidata dall’assistente adulti don Antonello Foderaro, Maria Luisa Alfarano, consigliere nazionale proveniente dalla diocesi di Locri – Gerace, ha portato alla Chiesa reggina il saluto del Centro nazionale, ponendo l’accento sulla cura e la vicinanza di tutti i soci nei confronti di coloro che vengono chiamati agli incarichi associativi, sostenendo il loro servizio nella vita quotidiana dell’associazione.

Aperti i lavori per la discussione del documento assembleare proposto dal consiglio diocesano, Ornella ha ringraziato per i sei anni trascorsi alla presidenza diocesana, ricordando l’attività pastorale svolta, la quale, nonostante la conclusione di alcune esperienze parrocchiali, ha visto nascere realtà nuove come quella di Concessa. Ha ribadito l’importanza del laicato, tratto fondamentale dell’AC, nonché il primato della famiglia nelle sue attenzioni, quale famiglia di famiglie.

I vicepresidenti Nuccio Modafferi, Giorgio Sottilotta e Lidia Caracciolo hanno quindi esposto i contenuti del documento assembleare, diviso in due parti: su strade antiche…, per fare sintesi, con memoria grata e realismo, del cammino percorso; …con passi nuovi, per costruire il triennio appena apertosi sulle solide basi della formazione (spirituale di ogni singolo socio, personale degli stessi educatori) e della testimonianza feriale, propria del laico di AC, che deve parlare alla vita di ogni persona nel difficile contesto sociale ed economico della nostra terra. Anche l’Arcivescovo padre Giuseppe nel suo saluto ha rimarcato l’attenzione costante e operativa della Chiesa alla questione del lavoro.

Dopo gli interventi dei responsabili di zona dell’AGESCI e del direttore diocesano di Sovvenire Mario Martino, si è aperto il seggio per l’elezione del nuovo consiglio diocesano e dei delegati per l’Assemblea nazionale. La serata si è conclusa con la veglia guidata da don Sasà Santoro, che lascia il ruolo di assistente unitario dopo tanti anni spesi a servizio dell’Azione Cattolica, dei giovani soprattutto, ringraziandola per averlo fatto diventare “ogni giorno sempre più prete”. Nella mattina di domenica si sono conclusi i lavori assembleari con l’approvazione del documento che ha recepito gli emendamenti proposti dai delegati. Al termine della messa conclusiva padre Giuseppe ha consegnato i mandati ai nuovi presidenti parrocchiali e sono stati proclamati gli eletti al consiglio diocesano e i delegati alla prossima Assemblea nazionale che si svolgerà a Roma fra il 29 aprile ed il 1 maggio. Radicata nella fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, l’Azione Cattolica non teme la sfiducia di una società incerta e di un territorio sofferente e continua a dare ragione della speranza che non delude mediante la cura della persona e delle sue relazioni, senza aver paura di aspirare alla santità, che è per il laico di AC (con le parole di Luigi Alici)”esperienza feriale dell’infinito nel quotidiano”

Giorgio Cotroneo

Equipe settore gv di Ac