La notizia della morte di Maria Mariotti lascia un immenso vuoto nel laicato cattolico reggino e nell’Azione Cattolica in modo particolare.
La prof.ssa Mariotti è stata, per oltre un secolo, testimone e studiosa della storia locale civile e religiosa.
Dopo l’impegno sindacale, politico nella prima amministrazione comunale democratica, candidata alla Costituente, poi promotrice del CIF e delle opere sociali cattoliche, ha dedicato la sua ricca e feconda esistenza all’educazione nelle scuole pubbliche, nella ricerca storica sulla Chiesa Calabrese. Attraverso le vicende delle donne e delle grandi Associazioni del movimento cattolico come l’AC , FUCI, MEIC, ha contribuito a conservare e documentare la memoria collettiva con la promozione di biblioteche, archivi, beni culturali, non solo per gli specialisti ma per la crescita e la speranza delle nuove generazioni.
Da Presidente della Deputazione di Storia Patria o negli Organismi ecclesiali del rinnovamento del Concilio, ha sempre favorito il dialogo tra laici e cattolici, tra le culture e correnti religiose e teologiche, promuovendo l’ecumenismo tra i cristiani e la convivenza tra le religioni, l’accoglienza degli immigrati, senza trascurare i poveri e i disabili, come ricorda il Centro di riabilitazione Tripepi Mariotti dedicato alla Madre.
Con il suo impegno sociale, culturale, ecclesiale ha formato tante generazioni di giovani. È stata per la nostra diocesi un esempio di coerenza e di servizio nascosto e diuturno.
Per noi laici di AC un esempio di generosità missionaria e di fedeltà alla Chiesa.
La Presidenza diocesana