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Martedì, 23 Luglio 2019 20:26

Azione Cattolica «tuffo» in Europa: sei ragazze a Bruxelles

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Trecento giovani provenienti da quarantotto stati europei si sono confrontati a Strasburgo tra il 7 e il 12 luglio scorsi durante l’ENTER Youth Week, con l’obiettivo di rivedere il processo di implementazione della Raccomandazione ENTER! del Consiglio d’Europa sull’accesso dei giovani dei quartieri svantaggiati ai diritti sociali.

 
La collaborazione tra l’associazione APICE (Agenzia di Promozione Integrata per i Cittadini in Europa), tramite la sua presidente Alessandra Coppola, e l’Azione Cattolica diocesana, ha fatto si che a tale evento partecipasse anche una delegazione reggina, fornendo a noi, sei ragazze provenienti da alcune parrocchie dell’area metropolitana di Reggio, l’opportunità di partecipare attivamente a questo progetto: Monica Milana, Federica Nocera, Martina D’Agostino, Silvia Cotroneo, Maya Monorchio e Caterina Melito. Abbiamo quindi collaborato presso la sede istituzionale del Consiglio d’Europa per constatare come la Raccomandazione ENTER! sia messa in pratica nelle realtà locali e nazionali dei vari Paesi, affrontando tematiche che interessano tutti i giovani europei, come il cambiamento climatico, l’accoglienza, i discorsi d’odio, le discriminazioni di età, genere, orientamento sessuale e identità, cittadinanza, etnia, religione e credo, disabilità, lingua o luogo di appartenenza. Attraverso le attività proposte ci è stato possibile condividere idee e confrontarci sulle realtà di ciascuna delle nostre città. 

l culmine di questo progetto è stato rappresentato, giovedi 11 luglio, dalla riunione plenaria al Palais de l’Europe per formulare insieme il messaggio dei giovani proclamato nell’emiciclo dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, elaborato secondo tutte le necessità dell’età giovanile in Europa, riscontrate nelle giornate precedenti. 


Quest’esperienza è stata altamente formativa sotto diversi punti di vista. Abbiamo potuto vivere a pieno un ambiente interculturale, cimentandoci nell’utilizzo della lingua inglese per poterci relazionare con gli altri ragazzi. È stato possibile instaurare amicizie con giovani provenienti da tutta l’Europa, arricchendoci giorno dopo giorno grazie alle esperienze vissute insieme. Soprattutto, la partecipazione a questo evento ci ha consentito di capire quanto sia importante far parte di un’Europa unita nei valori e nelle idee: è necessario avere una mentalità aperta, capendo che le diversità dell’altro possono essere fonte di sviluppo per l’intera comunità.

Tutto ciò ha generato in noi maggiore sicurezza, facendoci scoprire meglio la bellezza del nostro Paese proprio grazie al confronto con culture e approcci diversi da quello tipicamente italiano.

Al tempo stesso, non abbiamo rinunciato a farci portavoce delle nostre specificità calabresi, mostrando il volto di un popolo antico e accogliente, che vuole cambiare e migliorarsi, nella consapevolezza che ciò potrà avvenire solo guardando all’Europa.

Fonte: L'Avvenire di Calabria