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Giovedì, 07 Marzo 2013 22:24

Altro e oltre … la mimosa - 8 marzo: festa della donna.

Scritto da  Lina Lazzarino

Una festa alla quale è possibile dare un senso profondo e cristiano.

Una festa da non consegnare “esclusivamente” al consumismo ma che diventi motivo per riflettere, interrogarci e trarre da essa stimoli per vivere in modo nuovo, oltre l’8 marzo, tutti gli altri giorni dell’anno.

Una occasione, soprattutto per comprendere e riconoscere l’importanza decisiva del ruolo insostituibile della donna nella Chiesa e nella società che ancora oggi stenta ad essere condiviso e realizzato.

La donna però sa di poter trovare nella Bibbia riconoscimento e coraggio.

Perché all’inizio non era così.

La donna infatti nasce emancipata dalle mani di Dio sin dall’aurora del mondo quando, come leggiamo nella Genesi, con un grande gesto d’amore, Dio “creò l’uomo a sua immagine e somiglianza; ad immagine di Dio lo creò, maschio e femmina lo creò”.

Da queste parole emerge e si comprende la verità sull’uomo (genere umano) creato a immagine di Dio in quanto uomo e donna, con uguale dignità pur nella diversa specificità. La donna quindi, creata dalla stessa carne dell’uomo ed avvolta nello stesso mistero, si pone accanto a lui come interlocutrice e compagna. Ne è prova il fatto che appena chiamata all’esistenza è immediatamente riconosciuta dall’uomo che con un grande grido di gioia esclama: “finalmente si, questa è carne della mia carne ed osso delle mie ossa!”

... “Ed i due saranno una sola carne”   

Questo è il progetto di Dio che ha voluto imprimere la sua immagine nell’uomo e la donna “insieme”, fatti l’uno per l’altro per testimoniare la bellezza del Suo amore e costruire, in un rapporto di profonda comunione e reciprocità, il futuro del mondo. 

Ecco perché la festa della donna ha senso accanto ed insieme all’uomo, “croce e delizia”, ma con il quale però è bello, nell’amore, nella comune responsabilità e nell’impegno quotidiano, condividere il faticoso ma entusiasmante cammino della vita.

E’ importante anche ricordare come Papa Giovanni Paolo II ha sempre riconosciuto ed apprezzato il ruolo insostituibile della donna nella Chiesa ed in tutti gli ambiti della vita sociale senza sminuire però quello insostituibile all’interno della famiglia dove il suo contributo al bene ed al progresso sociale è davvero inestimabile.

La lettera apostolica “Mulieris dignitatem”, di cui ha fatto dono durante il suo magistero, è il segno della sua attenzione alla vocazione e missione di ogni donna.

Egli dice (cfr n. 31): “La Chiesa desidera ringraziare la SS. Trinità per il mistero della donna e per ogni donna, per ciò che costituisce l’eterna misura della sua dignità femminile, per le grandi opere di Dio che nella storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e per mezzo di lei.

La Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose, per le donne consacrate, per le donne che lavorano e che sono gravate da una grande responsabilità sociale, per le donne forti e per le donne deboli e sole, per tutte, così come sono uscite dal cuore di Dio in tutta la bellezza e la ricchezza della loro femminilità; così come sono state abbracciate dal suo eterno amore; così come con l’uomo, sono pellegrine su questa terra per costruire nella gioia e nell’amore una umanità nuova sorretta dalla fede, dalla speranza e dalla carità”.

E continua: “La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del ”genio femminile” apparse nel corso della storia ... e per tutti i frutti di santità femminile e chiede nello stesso tempo che queste inestimabili manifestazioni dello Spirito, che con grande generosità vengono elargite alle donne, siano attentamente riconosciute e valorizzate perché tornino a comune vantaggio della Chiesa e dell’umanità”.

E meditando il mistero biblico della donna, la Chiesa prega affinchè tutte le donne ritrovino in questo mistero se stesse e la loro “suprema vocazione”.

Credo che queste parole nell’anno della fede che stiamo vivendo, pur nel rispetto delle mimose che riceveremo, siano l’augurio più bello capace di far sprigionare in ogni donna la ricchezza della propria femminilità che dice percezione, intuizione, dono, comprensione, forza meravigliosa capace di raggiungere il cuore di ogni uomo che ha bisogno del suo amore.