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Vita di AC

Vita di AC (127)

Giovedì, 23 Aprile 2015 14:25

Centesimo compleanno della prof.ssa Maria Mariotti

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Con l’AC e il MEIC nel cammino del laicato a Reggio nella Chiesa sua madre e maestra,

i cento anni di Maria Mariotti

 

L’AC ed il MEIC di Reggio Calabria-Bova, insieme ad altri organismi ed ambienti idealmente partecipi, danno voce corale al ringraziamento al Signore, che stiamo celebrando nel Risorto, e di riconoscenza fraterna alla prof.ssa Maria Mariotti in occasione del suo centesimo compleanno (18 maggio 2015), a testimonianza tra le diverse generazioni di una grazia ricevuta, quella di avere potuto condividere esperienze di chiesa, di impegno culturale e di servizio nel mondo per tantissimi anni.

Tra gli Storici del Movimento Cattolico 

Rimanere nella Parola (Gv 8,31)

Nella Parola ritroviamo il filo conduttore di qualche cifra significativa dell’ordito e della trama della lunga storia  di una persona cara e di una vocazione così policroma e ricca, per  potere donare, nello spirito di famiglia che nasce dall’alto, con l’affetto e le parole, quel tanto di onore che agli “anziani” dovrebbero sapere sempre riconoscere - e non sempre avviene - la città e la comunità ecclesiale (I Tm 5,17; Tt 1,5; Gc 5,14). 

Per Maria, la Parola con tutta la ricchezza delle Scritture e della Tradizione ha avuto ed ha una centralità fondamentale, fattasi ascolto personale e formazione, riferimento spirituale, liturgico e comunitario festivo  e feriale, oggetto di “settimane” e incontri. Portandola ad attrezzare di Salteri, Bibbie, Concordanze, Padri, dizionari e commentari  sia  la storica casa di famiglia, per il suo nutrimento e per i numerosi “cenacoli” di  preghiera e di studio di tante generazioni cattoliche; sia la Biblioteca Arcivescovile mons. A. Lanza, per il cui riordino e incremento il suo impegno non è mai venuto meno  investendo, in una prospettiva integrata con l’Archivio e il Museo diocesani, con la responsabilità morale e culturale assunta insieme agli amici della FUCI e dei Laureati di AC poi MEIC, energie e sostanze per assicurare alla realtà locale un più qualificato ed organico “ritorno alle sorgenti” della vita cristiana e favorire il “largo accesso” alle Scritture auspicato dal Concilio.

 Guidati da qualche icona biblica richiameremo l’eco di quanto questa Sorella maggiore, che non ha trattenuto per sé i talenti naturali - dal canto all’intelligenza - e i carismi di educatrice, di storica e di tessitrice di incontri e relazioni, ha generosamente donato nella comunione con i tanti, credenti e  non, con cui ha collaborato, spendendosi e talora sacrificandosi per la comunione e l’unità, una delle ragioni ultime del senso della consacrazione della sua vita di donna laica cristiana e di intellettuale.

 

“Abramo aveva cento anni quando generò…” (Gn 21,5 )

“E’ fiorito come palma,/è cresciuto come cedro del Libano,/come albero piantato nella casa del Signore/che continua a fiorire e a portare frutti verdi e rigogliosi anche nella vecchiaia/per annunciare quanto è giusto il Signore, nostra rocca” (cfr. Sal 92,13-16).

Anzianità e vecchiaia costituiscono notoriamente un topos ricorrente della Rivelazione, sia nell’accezione prevalentemente positiva come benedizione e ideale, che come realtà da ammonire e da convertire (Is 65,20; Gv 3,4).

Da antica socia della Gioventù Femminile di AC, FUCI,  Movimento Laureati di AC-MEIC, da donna e laica profondamente radicata e maturata nel carisma dell’apostolato ordinario dell’Azione Cattolica, ha  sempre sostenuto con una seria e argomentata considerazione il valore della “adesione” più che del “tesseramento”. Dopo una generosa  disponibilità, nella stagione della ripresa democratica, all’impegno civile e politico nel primo consiglio comunale cittadino, la  candidatura alla Costituente (non eletta per pochi voti), l’adesione alla Democrazia Cristiana per coerenza morale e ideale con la Dottrina Sociale cattolica, l’impegno nel CIF ed in altre “opere” sociali, da componente onoraria del Tribunale per i minorenni, nella Commissione CEI “Giustizia e Pace”, si è dedicata agli studi di storia della Chiesa, del movimento cattolico e della questione meridionale civile ed ecclesiale, presiedendo per anni la Deputazione di Storia Patria calabrese. Ha contribuito al dialogo culturale (sorpresa lei stessa dell’attenzione e amicizia ricevuta frequentemente da non credenti e “lontani”) ed ecumenico-interreligioso, unitamente al servizio educativo nelle scuole pubbliche e  nelle istituzioni accademiche ecclesiali, anticipando in forme originali la “scelta religiosa” dell’AC. Ha offerto un servizio pastorale instancabile, prodotto scritti e copiosi interventi sull’ecclesiologia del laicato e della chiesa particolare; ha attraversato esistenzialmente e spiritualmente il “secolo breve” e l’inizio del “terzo millennio”, le  grandi stagioni pre e post conciliari del cammino dalla crisi al rinnovamento dell’associazionismo cattolico, con incarichi di responsabilità a tutti i livelli.

Ora testimoniamo alle nuove generazioni, unitamente alla sua lunga stagione della fioritura di attività intellettuale e ricercatrice feconda, lo stile sobrio e delicato dell’essere anziana, nel tempo della maturità vissuto come dono e segno di vocazione e risorsa, consapevolezza della responsabilità degli “adulti” nell’attitudine all’ascolto interpersonale,  all’aiuto formativo e alla condivisione dei bisogni degli ultimi. Tenendo presenti  tanti altri anziani,  nuovi poveri, inedita categoria sociologica nel rapporto dialettico tra classi e generazioni, ci pare che ne provenga un insegnamento significativo  sull’attualizzazione della dimensione intergenerazionale della storia della Salvezza,  dell’amicizia cordiale tra le età della vita, un invito costante a camminare sinodalmente, non solo tra pari e simili ma tra stati di vita, esperienze vissute e  linguaggi molto diversi.

Così la peculiare impostazione associativa di AC e di FUCI-MEIC forma, vive e  promuove socialmente ed ecclesialmente questo aspetto intergenerazionale della vita umana e cristiana,  teologicamente e pastoralmente fondate, diffondendo la speranza e il sostegno alla fatica dell’Occidente invecchiato, dell’Italia senza bambini, del contrasto tra rottamatori giovanilisti e conservatori inariditi, non solo come problematica che investe il mondo del lavoro o dell’INPS, ma come sfida di un patto civile educativo e comunione di fede possibili.

 

Seminario, 1996, Incontro convivialeSiete popolo di Dio” (1 Pt 2,10)

Cresciuta nella spiritualità del corpo mistico, con il Concilio Maria ha abbracciato con convinzione la ecclesiologia “totale” del Popolo di Dio, la comune missione profetica-sacerdotale-regale e la profonda unità tra Parola-Sacramento-Agàpe quale vocazione e missione pure dei laici, nell’armonia tra l’impegno secolare e la ministerialità ecclesiale, collaborando con simpatia in spirito di “obbedienza” e “libertà” con la Gerarchia, senza contrapporre - come proponeva certa contestazione di base e critica teologica anche cattolica o dei “movimenti”- il carisma all’istituzione. Per queste ragioni si è resa costantemente disponibile a collaborare intensamente e senza imbarazzo o clericalismi tra laici e preti, costruendo un esemplare sodalizio, fucina di infinite iniziative, tra gli altri con don R. Lico e don D. Farias o don L. Spinelli o don I. Calabrò. Scrupolosa e fedele agli incarichi di “curia” e attiva negli organismi  consiliari di comunione e partecipazione ecclesiale, ha dato specialmente rilevanza al Consiglio Pastorale e alla diocesanità nella collaborazione con la Chiesa apostolica e l’Episcopato e nella partecipazione convinta alla liturgia del Vescovo, educando insistentemente alla funzione, non solo simbolica e per la religiosità mariana, della nostra Cattedrale, consacrandosi da ultimo nell’Ordo Virginum diocesano. L’amore congiunto per l’universalità e la particolarità della Chiesa, è stato accompagnato da una vocazione spiccata e dalla frequentazione della dimensione interdiocesana, spendendosi in tante direzioni per la realizzazione della “sussidiarietà” e della “solidarietà” nella “collegialità” e cooperazione tra Chiese sorelle, votandosi alla causa dell’unità della Calabria, auspicata pure nel primo Statuto della Regione.

 

Io infatti non mi vergogno del Vangelo” (Rm 1,16): con “parresia” (At 4,13) 

Culturalmente Maria si è formata all’esercizio severo della ragione amica della fede e dell’etica della responsabilità personale nella scuola filosofica dell’Università Cattolica di Milano, attingendo poi a maestri del cattolicesimo italiano pensante a livello nazionale e calabrese, e nella coscienza storica votata alla valorizzazione della storia locale e religiosa in quella universale. Nei suoi interventi franchi, con autonomia di pensiero, radicalità e stile di franchezza  in  numerose conferenze, nelle conversazioni nell’agorà ed in privato traspare la fedeltà alla laicità e all’essere cattolica adulta senza integralismi ma senza complessi, testimoniando nei rapporti con le autorità civili ed ecclesiastiche di  “non vergognarsi del Vangelo”. L’amore per la verità e il senso critico, lo studio serio (valore aggiunto e attuale problema aperto dei progetti formativi associativi e del servizio delle istituzioni formative cattoliche), la cultura, la carità intellettuale, dove la contemplazione e l’azione si saldano e si rinforzano  a vicenda,  sono stati trasmessi  nella crescita di varie generazioni di laici e laiche che ad esempio negli anni 70-80, dopo i loro studi profani, sono stati incoraggiati e sostenuti a studiare teologia e qualificarsi nelle scienze sacre, chi nelle Facoltà Pontificie romane chi  a Messina o Reggio, per poi collaborare con competenza in Calabria e nella Chiesa locale superando ogni riserva verso le istituzioni e la Gerarchia.

Anche nella sua fragilità fisica attuale continua ad essere un punto di riferimento orante e vivo sul piano spirituale e culturale per giovani studiosi  di ogni orientamento religioso e ideologico, ai quali partecipa anche critiche severe e costruttive, mentre prosegue nella sua fatica certosina di documentare fin nei frammenti e negli eventi più particolari la vita delle nostre Associazioni in Calabria. Affinché la memoria comune, documenti e monumenti, beni culturali specie se ecclesiali,  non divengano solo un giacimento archivistico e per addetti, ma svolgano un servizio profetico per il bene comune.

Rimane significativo un episodio di quando ancora i locali della Curia, “casa” del Vescovo,  ospitavano opere di carità,  gruppi e associazioni vivaci e rumorose.  Trovandosi  insieme ad un Gruppo che continuava a tenere riunioni nella calura di una serata estiva, Maria che aveva abituato a  discorsi di grande rigore morale e logico, forte della sua forma mentis neotomista e di buona teoria, sorprese per la inaspettata capacità comunicativa iconica, estraendo dalla sua borsa due oggetti di pietra lavica, un’aquila e una tartaruga,  portati da un viaggio comunitario in Sicilia. Li mostrava meditando sull’esigenza radicale di coniugare le loro qualità e a “sapere mettere insieme il volare alto dell’aquila e il procedere lento della tartaruga”, precisando  che “non si tratta però della lumaca perché la tartaruga ha una corazza che la rende robusta”. E nella pedagogia del suo simbolismo ciascuno capiva che, senza spiritualismo, si stava  in realtà incarnando la lezione sull’identità  e il martirio della vita cristiana e sul compito del gruppo ecclesiale nella storia attuale e nei segni dei tempi nuovi.

Con scarsa mobilità materiale, oggi testimonia la vocazione al dinamismo  dell’apertura ecumenica  e interreligiosa a partire dalla sua abitazione, nella fattiva convivenza quotidiana con due signore Ortodosse, e l’accoglienza premurosa delle riunioni del SAE, rimanendo dilatata spiritualmente all’ecumene e alla mondialità considerate la geografia essenziale della contemporaneità e della fede “cattolica”, per giovani  e adulti.  Quest’orizzonte negli anni più attivi lo ha interpretato incoraggiando i rapporti con l’Oriente Cristiano e le radici bizantine della Chiesa reggina e bovese, i legami con la Comunità cattolica latina di Terra Santa e di Turchia, l’amicizia con le Figlie della Chiesa presenti in Medio Oriente, con don A. Santoro e p. L. Padovese poi martiri della convivenza con l’Islam. In tale spirito ha partecipato con assiduità fino a tarda età ai pellegrinaggi comunitari, riproponendo le radici “Paoline” e l’evoluzione del vicino Oriente e del Mediterraneo,  nelle prospettive di F. Braudel o p. M. Borrmans, insistendo sulla dimensione “glocale” del mondo,  per chi sollecitava a perseverare ad impegnarsi e  radicarsi ancora meglio nella realtà della questione meridionale civile e religiosa.

 

“Il tempo è Grazia”

In questo tempo di prova  ma pure della gioia dei frutti della mietitura (Ap 14,14 ss.),  nella sfida continua dell’esperienza associativa ed ecclesiale di evangelizzati e di evangelizzatori, per i cattolici reggini e le nostre comunità rimangono molti i motivi per continuare a ringraziare il Signore. Nella speranza che non sia dissipata ma custodito e rinnovato il patrimonio di una fertile stagione di seminagione, generosamente maturata nella grande compagnia di altri illustri amici che ci hanno preceduto a servizio del Vangelo e della città degli uomini. Perciò VENERDÌ 22 MAGGIO nella CHIESA DI S. DOMENICO alle ORE 19,00 pregheremo, con e per questa Sorella maggiore.

Ricordando che nella ricorrenza dell’ottantesimo e nel novantesimo di Maria Mariotti sono stati pubblicati scritti scientifici “in onore” e raccolte di testimonianze, si è promosso un pellegrinaggio comunitario sulle orme di San Paolo (At 28,13 ss.) per mare e per terra attraverso Pozzuoli percorrendo la Via Appia passando per Cisterna fino alla Basilica fuori le mura e alle Tre Fontane a  Roma, con la guida del prof. R. Penna e  la partecipazione corale di tanti amici “romani”, ora  sarà gradito alla sua riservatezza e sobrietà che La caratterizza valorizzare il canale “ordinario”, comunitario e “popolare”, del nostro Avvenire di Calabria che ci ospita e che nel prossimo numero  pubblicherà un inserto speciale con voci varie.

                                                                                        Ornella Occhiuto e Giorgio Bellieni

 

 

Mercoledì, 15 Aprile 2015 23:47

Festa X Forania

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Si è concluso domenica 12 Aprile nella parrocchia del Ss. Salvatore di Saline Joniche il periodo di FOR-Missione di Azione Cattolica nella X vicaria, che ha visto coinvolte 4 parrocchie della zona jonica della nostra Arcidiocesi: San Lorenzo Marina, Melito Immacolata, Montebello-Masella e Saline.
Che bella esperienza è stata per l'Azione Cattolica Diocesana vivere, durante gli ultimi mesi, il quotidiano dell'esperienza parrocchiale, soprattutto perché ci si incontra per ricordarsi che non si è soli, per crescere insieme, per affrontare le difficoltà e raccontarsi le immense gioie che il Signore dona. Ecco il significato del cammino di FOR-Missione che il centro diocesano ha intrapreso, quest'anno, con alcune parrocchie della X vicaria; un cammino che ha permesso, passo dopo passo, di riscoprire la gioia dell'accoglienza e della condivisione.
E quale occasione migliore di una festa unitaria per concludere un periodo così speciale e prezioso. Ci siamo ritrovati, Centro Diocesano di AC e le associazioni parrocchiali coinvolte, domenica 12, nel pomeriggio, accanto la chiesa della Parrocchia di Saline per fare festa insieme! Al breve momento di accoglienza iniziale, è seguita una celebrazione presieduta dall'Assistente Generale Diocesano di AC Don Sasà Santoro, il quale ci ha ricordato che come Azione Cattolica, associazione che vive e abita la Chiesa, "siamo accoglienti, non per forza, ma per scelta", così come tutte le altre realtà associative presenti nelle nostre comunità parrocchiali. Bella e significativa, infatti, la presenza del gruppo Agesci della parrocchia di Saline, che ha vissuto con noi l'intero pomeriggio.
Un tiepido sole ci aspettava fuori e il tempo è trascorso allegramente tra giochi in squadre e bans; e poi sorrisi e applausi quando ogni parrocchia è salita sul palco per presentarsi e raccontare qualcosa di sé, nella semplicità di chi sa di essere in famiglia.
Il reincontrasi per pregare e fare festa con i parroci e la presidenza diocesana di Azione Cattolica, è stato segno vivo del desiderio di essere tutti insieme "cittadini dell'amore e sentinelle della gioia". E' stata un'esperienza che ha stretto legami, creato nuove amicizie e che ha permesso di riempire il cuore di sguardi e abbracci.
Un finale, che non è una fine, di For-missione!



Maria Teresa Latella
Equipe diocesana Acr

Lunedì, 13 Aprile 2015 15:18

Esercizi Spirituali 2015

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“Vive veramente solo chi ama: e ama solo chi si sente amato, raggiunto e trasformato dall’amore.
Come la pianta non fa sbocciare il suo frutto se non è raggiunta dai raggi del sole, così il cuore umano non si schiude alla vita vera e piena se non è toccato dall’amore. Pregando, ci si lascia amare da Dio e si nasce all’amore, sempre di nuovo. Perciò, chi prega vive veramente, nel tempo e per l’eternità”.

(Lettera ai cercatori di Dio, cap. 3 § 11)

Dal 19 al 23 agosto 2015 si terranno ad Acquavona (CZ) gli sesercizi spirituali, a cura dei sacerdoti assistenti dell'AC diocesana. Sono una importante occasione di preghiera, riflessione, comunione per TUTTI i soci AC della Diocesi.

I dettagli per la partecipazione nella locandina allegata.

Il Collegio Assistenti

La Presidenza Diocesana

Martedì, 07 Aprile 2015 14:49

ACcoglienti per scelta

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Domenica, 05 Aprile 2015 15:16

Più forte della morte è l'Amore!

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“In Gesù, l’Amore ha vinto sull’odio, la misericordia sul peccato, il bene sul male, la verità sulla menzogna, la vita sulla morte ... Per questo noi diciamo a tutti: «Venite e vedete!». In ogni situazione umana, segnata dalla fragilità, dal peccato e dalla morte, la Buona Notizia non è soltanto una parola, ma è una testimonianza di amore gratuito e fedele ... “Venite e vedete!”: l’Amore è più forte, l’Amore dona vita, l’Amore fa fiorire la speranza nel deserto”

(Papa Francesco)

 

Santa Pasqua!

 

L’assistente unitario

Don Salvatore Santoro

 Il Presidente diocesano

Ornella Occhiuto

Domenica, 22 Marzo 2015 12:45

Festa AC 2015 Masella - Montebello

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Venerdì, 06 Marzo 2015 21:57

Si riparte con il Laboratorio Bachelet!

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Il Laboratorio Bachelet di Azione Cattolica ha ripreso quest’anno le sue attività, ricostituendosi attraverso una nuova programmazione e nuove formule. È desiderio del Consiglio e della Presidenza diocesana, infatti, che il laboratorio collabori perché i temi del bene comune, della cittadinanza responsabile e partecipata, nonché i contenuti della dottrina sociale della Chiesa abbiano uno spazio costante all’interno della vita associativa parrocchiale dei gruppi. In tal senso, il Laboratorio avrà i caratteri di un gruppo di servizio interno all’associazione, con l’obiettivo di produrre materiali, schede e risorse che possano essere immediatamente fruibili nei percorsi associativi. Questa sensibilità non è, del resto, un aspetto eccentrico dell’Azione Cattolica; un’intera sezione del Progetto Formativo (2004), infatti, ha per oggetto la necessità dell’impegno dei credenti nella custodia del creato e della storia, richiamando i soci ad una partecipazione personale e critica alla vita della propria comunità politica.

 

Il laboratorio Bachelet è ancora alle prime tappe del suo impegno e pertanto si invitano i soci interessati a prenderne parte a contattare il Centro diocesano.

 

Pasquale Costantino

Amos Martino

Coordinatori diocesani Lab. Bachelet

Venerdì, 06 Marzo 2015 18:52

Missione... 1.0

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Camminare, uscire, andare, incontrare, cercare: sembrano cose assai banali e ormai acquisite. La prassi quotidiana ti fa uscire di casa per andare a lavoro, ti porta a camminare per raggiungere un posto… Nel servizio, invece tendiamo a stare… Ci riuniamo in parrocchia per programmare le attività, ci fermiamo in sede per aspettare che gli acierrini, i giovani o gli adulti arrivino per l’incontro… Anche la domenica siamo già pronti dentro le nostre parrocchie in attesa che la gente del quartiere arrivi alla spicciolata per partecipare con noi alla Messa! Se questo da un lato dice la cifra dell’attenzione e della cura nel preparare gli incontri e nell’accogliere chi arriva per condividere esperienze e tempo in un luogo familiare ed accogliente, dall’altro ci fa correre il rischio della staticità e dell’autoreferenzialità! Non così da qualche settimana a questa parte! Concretizzando un vecchio sogno messo per un po’ nel cassetto, ci siamo messi spostati nella zona jonica della nostra diocesi per cercare, incontrare o rincontrare i presidenti, gli educatori, i soci di AC! Che esperienza di Chiesa incredibile stiamo vivendo...e proprio di questa nuova avventura vogliamo condividere i primi passi: a Saline abbiamo avuto la gioia d’incontrare un gruppo educatori motivato e tutt’altro che deciso a rassegnarsi alle normali, inevitabili difficoltà del servizio; abbiamo gustato con loro il racconto della storia associativa parrocchiale, analizzato insieme la situazione attuale e progettato i prossimi passi: il lavoro sulla catechesi esperienziale, la formazione degli educatori, l’avvio e la cura del Settore Giovani (al fine di strutturare un cammino che si allarghi e contagi!), nuove iniziative di promozione che rendano visibile la bellezza dello stare insieme dentro un’associazione che è Chiesa! A Montebello Jonico e Masella abbiamo fatto esperienza di condivisione e di vera passione per la Chiesa e per l'AC. Nonostante si registrino alcune difficoltà, prevalgono decisamente l'entusiasmo del servizio e il sostegno reciproco. Il lavoro delle prossime settimane si concentrerà sulla formazione degli educatori e della fascia giovani-adulti, sulla cura dello stile associativo e della comunione con le altre realtà presenti nelle due comunità. Avvio della missione anche nella parrocchia di Maria SS. Immacolata di Melito che, entusiasta per l’iniziativa, ha mostrato da subito il desiderio di camminare fianco a fianco per rinvigorire il percorso e riscoprire la bellezza di un’AC la cui identità si fonda sulla gioia di annunciare il Vangelo; per questa ragione si sono messe in cantiere una serie di attività di promozione associativa indirizzate, in particolare, ai settori giovani e adulti. E ad ultimo, la parrocchia della SS. Trinità in Marina di S. Lorenzo  che ha accolto con entusiasmo gli amici del centro diocesano condividendo con loro punti di forza e difficoltà; si lavorerà insieme sul fronte della formazione e della promozione associativa, coinvolgendo maggiormente le famiglie del territorio.

 

Le idee e i progetti che prenderanno forma nei prossimi mesi sono veramente tante e siamo certi che la passione di tutti e il desiderio di mettersi in gioco contageranno, con rinnovato entusiasmo, tutta la nostra AC diocesana.

 

Sara Autolitano, Francesca Chirico, Erminia Foti,  Stefania Gironda

Venerdì, 06 Marzo 2015 18:48

A misura di parrocchia

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Lo spazio “a misura di parrocchia” abiterà stabilmente la nostra pagina consentendo a ciascuna associazione di condividere la peculiarità dei percorsi, le gioie del cammino ordinario, le buone prassi, le sfide, le intuizioni e i sogni. Inaugura questa nuova sezione la parrocchia del SS Salvatore che racconta come ha accolto la sfida della promozione associativa.

“Il Santo Padre non perde occasione per invitare tutti noi alla missionarietà. Infatti, nel messaggio per la Quaresima, Papa Francesco parla di una Chiesa «non ripiegata su sè stessa, ma mandata a tutti gli uomini». Profondamente legata alla Chiesa, l’AC vuole assumere il suo medesimo volto missionario. Anche noi soci dell’AC parrocchiale del Santissimo Salvatore abbiamo scelto di tendere verso il prossimo. Non manchiamo di rivolgerci a quei fratelli che ancora non hanno conosciuto la bellezza dell’appartenere la Chiesa, unica grande comunità, e a coloro che, pur avendola conosciuta, potrebbero entrare a far parte della grande famiglia che è l’AC. Una conquista è stata senz’altro costituire gruppi di ogni fascia d’età in modo che ciascuno potesse trovare spazio nella nostra associazione. Mentre l’ACR continua a dare gioia ai bambini, il settore Giovani sta riprendendo vigore e si è aggiunto alla nostra famiglia il gruppo Adulti, ormai consolidato. Tante le iniziative di promozione e apertura verso il territorio, fra tutte la “Co’l’Azione Cattolica”, organizzata dal nostro gruppo Adulti di Ac: è stato allestito nell’androne della nostra Chiesa uno stand presso il quale i parrocchiani potessero, al termine della Santa Messa, completare la loro colazione. Tra chiacchere di Carnevale, un bicchiere di aranciata o tè caldo ci è stato possibile rivolgere a molti fedeli l’invito a partecipare alle nostre attività associative o anche solo per scambiare semplici parole d’amicizia. Ma il nostro lavoro di promozione non finisce qui! Da qualche mese abbiamo, infatti, inaugurato un blog tutto nostro, una grande opportunità che ci consente di raggiungere le persone più lontane, sfruttando le potenzialità del Web. Chiunque voglia essere informato sulle nostre attività realizzate e sui momenti di festa trascorsi in associazione, può farlo al link del nostro blog: http://sssalvatorerc.blogspot.it.

Vi aspettiamo!

 

Federica Briganti

Azione Cattolica SS. Salvatore

 

Mercoledì, 04 Febbraio 2015 17:40

“RigenerAzioni” vince il Concorso Mlac!

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Il concorso nazionale Mlac regala tante emozioni alla diocesi di Reggio Calabria che, con il progetto RigenerAzioni, vince e si aggiudica la possibilità di dare concretezza ad un sogno messo nero su bianco. La premiazione è avvenuta a conclusione di due intense giornate di progettazione sociale organizzate dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica per mettere in movimento idee nuove al servizio del bene comune. Ventiquattro i progetti presentati da Nord a Sud, passando per le isole. Intorno ai temi del concorso si sono alternati racconti e voci diverse, quelle di don Domenico Santangelo, Giuseppe Notarstefano, Sandro Calvani; non è mancato il confronto fra i progettisti presenti e la presentazione di esperienze concrete, una fra tutte quella della cooperativa sarda Sa Costera,  accomunate dal desiderio di cercare spazi nuovi da abitare con creatività e responsabilità.

Il Progetto “RigenerAzioni” nasce dal lavoro appassionato di Pasquale Costantino, Brigida Marino,  Maria Pia Scerra e Gabriella Sgrò supportati da tanti patner che hanno deciso di promuovere e sostenere l’iniziativa: l’Azione Cattolica, la Caritas, il progetto Policoro, il Mlac, Ecolandia e la Bottega dei Saperi. Il progetto propone la Creazione di uno showroom di mobili e complementi d’arredo dismessi (ma in buone condizioni) da destinare a famiglie che vivono situazioni di disagio economico sociale e, accanto a ciò, l’organizzazione di percorsi educativo- didattici tesi a combattere la cultura del rifiuto, sostenere la rimessa in circolo dei materiali di scarto, promuovere la sobrietà come stile di vita. L’Emporio, in un’ottica di valorizzazione delle capacità umane e professionali, consentirà l'inserimento  lavorativo di soggetti che vivono la difficoltà di accesso al mondo del lavoro o di perdita dello stesso; l’esperienza sarà promossa anche attraverso un’apposita piattaforma digitale finalizzata alla promozione di una «rete del dono» che metta in comunicazione domanda e offerta. Tante le idee dunque e moltissimo l’entusiasmo...pronti ad iniziare perché insieme si può.

Marcella Falcone

Responsabile Comunicazione Ac

Guarda il Video di presentazione

Martedì, 27 Gennaio 2015 22:57

GenerAzione di idee

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Vogliamo raccontare di una scommessa, di un sogno messo nero su bianco: la partecipazione al Concorso di idee “Lavoro e Pastorale” - GenerAzione di idee - edizione 2015” indetto, in occasione della Giornata della Progettazione Sociale, dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica con Caritas Italiana e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e del lavoro della CEI – Segreteria Nazionale Progetto Policoro. Quest’anno alcuni gruppi informali della nostra diocesi hanno presentato delle idee progettuali che desideriamo presentare attraverso la voce degli stessi partecipanti. Iniziamo dal racconto del gruppo “RiGenerAzioni” composto da Pasquale, Gabriella, Maria Pia e Brigida: “Ci consideriamo dei buoni compagni di strada che, per anni, hanno condiviso straordinarie esperienze di servizio, in particolare all’interno dell’equipe diocesana del settore giovani di AC. Appena abbiamo avuto notizia del bando promosso dal MLAC è bastato un veloce giro di sms per “dare il via” al bellissimo gioco di squadra che ha portato alla definizione dell’idea progettuale presentata al concorso. L’idea elaborata porta in sé ciò che da sempre ci anima:  la forte passione educativa; l’attenzione alle diverse povertà che feriscono la realtà che viviamo ed amiamo; il desiderio di far emergere il Bello e il Buono che il nostro territorio possiede, le sue grandi potenzialità; la possibilità di generare valore sociale attraverso prassi virtuose ed azioni sinergiche tra diversi interlocutori.  In particolare il progetto si propone di sostenere la diffusione di una cultura del riuso dei beni basata su principi di tutela ambientale e di solidarietà sociale. Siamo contenti di quest’esperienza di progettazione, dell’aver colto questa “sfida” creativa e di aver coinvolto diversi soggetti partner in questa bella avventura (AC diocesana e MLAC diocesano, Caritas diocesana e Progetto Policoro, il Parco Ludico Tecnologico Ambientale Ecolandia e l’associazione “La Bottega dei Saperi”)”. E il racconto continua con l’esperienza dell’associazione parrocchiale di “S. Maria di Porto Salvo” raccontata dalla sua presidente, Carmela Larocca: “La proposta di questo progetto, nasce dall’entusiasmo di menti giovani brillanti, in collaborazione continua con gli adulti del settore. Infatti, dopo un primo esperimento di lettura del territorio, il gruppo di i giovani di Azione Cattolica, lavorando insieme al settore adulti, ha pensato di provare a concretizzare i sogni, le speranze e le aspettative che erano esplose dopo questo primo passo. Il bando non è stato altro che una spinta in più, la ciliegina sulla torta che già con lavoro e impegno si stava cercando insieme di realizzare. La particolarità del progetto risiede nel desiderio di farci testimoni di un messaggio ben preciso: per realizzare qualsiasi cosa dalla più piccola  alla più grande, è necessario che si collabori. I ragazzi si sono fidati dell’esperienza degli adulti i quali, viceversa, si sono affidati all’estro, all’originalità e alla novità che veniva dai ragazzi. I più preparati hanno  preso per mano quelli che erano alle prime armi, i quali hanno però dato semplicità e voglia di fare. Si tratta di una ricetta creata ad hoc dall’entusiasmo di una comunità che, guardandosi attorno, ha sentito il bisogno di tirar su le maniche e mettersi al lavoro, con gioia e consapevolezza, con un piccolo passo dietro l’altro”. Da questo racconto emergono i contorni di un’esperienza forte che nasce dalla capacità di intessere e coltivare rapporti buoni, dalla volontà di leggere insieme le esigenze del territorio e di offrire idee nuove per la sua valorizzazione. Per tutte queste ragione la scommessa di questi progettisti può dirsi, aldilà di ogni sperata aggiudicazione, già vinta.

 

Gruppo progettisti “RiGenerAzioni”

Carmela Larocca – Presidente Parrocchiale Ac “S. Maria di Porto Salvo”