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Vita di AC

Vita di AC (127)

Domenica, 13 Giugno 2021 12:54

Benvenuto tra noi, Mons. Fortunato Morrone!

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Benvenuto tra noi, mons. Fortunato Morrone! Con queste parole il Delegato ad omnia, mons. Salvatore Santoro, ha accolto ieri in Cattedrale a nome di tutto il popolo reggino il nuovo Pastore della nostra Diocesi. Un benvenuto che ha dato voce ai bambini, ai giovani, agli adulti della nostra città, ma anche ai poveri, ai sofferenti… insomma alla Chiesa tutta.

Un bellissimo accenno al sorriso di un Pastore che riflette quello dei tanti bambini delle nostre associazioni, un richiamo all’entusiasmo dei giovani bisognosi di “essere sostenuti nel loro legittimo desiderio di bellezza”, un plauso alla resilienza dei nostri anziani ed un augurio: quello di essere balsamo per molte ferite, segno eloquente della forza di Cristo, testimone della speranza che non delude. Ha avuto inizio così una celebrazione ricca di segni e di momenti emozionanti, come la consegna da parte dell’Arcivescovo Emerito, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, del Pastorale al nuovo Arcivescovo accompagnata dalle note del canto di ringraziamento “Christus vincit”.

Cuore della celebrazione la prima omelia di mons. Fortunato Morrone da Pastore della nostra Diocesi: un’omelia all’insegna dell’umiltà, del servizio gratuito e della fede sincera. Un vero e proprio documento programmatico dove al centro è stato posto, prima di ogni azione, di ogni progetto, di ogni operatività, lo stile: l’invito costante fatto a se stesso e a ciascuno di noi a sentirsi “servi inutili” felici di “appartenere al Signore senza alcun merito” come Giuseppe che « … non ha mai messo se stesso al centro. Ha saputo decentrarsi, mettere al centro della sua vita Maria e Gesù. Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione» (papa Francesco, Patris Corde, 7).

Da qui l’esortazione ad abbandonare la logica del do ut des e a prendere esempio dai tanti santi che hanno camminato sulle strade della nostra Diocesi, come «San Gaetano Catanoso, Mons. Ferro, don Domenico Farias, Maria Mariotti, don Italo Calabrò, Franca Maggioni Sesti, suor Antonietta Castelliti, per citarne alcuni… » portatori del fuoco dello Spirito. Sono risuonate parole come giustizia, fragilità, cura, libertà, luce, ma fra tutte, forse, quella più bella: la gentilezza! E’ gentile la luce che ci guida, gentile dev’essere il nostro servizio. Una comunità che sia “sposa bella” per usare l’immagine richiamata da Carmine Gelonese che come rappresentante del laicato ha espresso il saluto all’Arcivescovo alla fine della celebrazione: “una sposa bella… che profuma di bergamotto e di ulivo, di mare e di montagna…  che sa impastare in modi diversi e con farine diverse da Pellegrina a Bova, da un capo all’altro della Diocesi, la fantasia creatrice di nostro Signore”.

Una comunità che ha desiderio di “tenere i piedi ben fermi sulla terra, ma la testa dritta in cielo, dove prendono forma i sogni”, una comunità che c’è, si fa presente e si vuole mettere in ascolto:  “con l’aiuto di Dio – continua Carmine -, e con la sua compagnia e i suoi consigli, cercheremo tutti, e tutti insieme, di essere corresponsabili e concreatori, di fare ciascuno la nostra parte, di essere tutti all’altezza di questo tempo nuovo”. Buon cammino allora al nostro Pastore e con lui a tutti noi!

 

Giovanna Canale 

Responsabile Diocesana Comunicazione di AC 

 

 

Mercoledì, 12 Maggio 2021 22:17

Messaggio del presidente diocesano

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A distanza di qualche giorno dall’Assemblea Nazionale di Azione Cattolica, il giusto tempo per poter trarre un bilancio dell’esperienza tutta particolare che si è svolta ‘a distanza’, le appassionate parole del nostro presidente diocesano di AC, Nico Chirico, che ha voluto sintetizzare per noi i passaggi più belli ed importanti: la popolarità della nostra associazione, la centralità della persona, la ricerca dell’essenziale, ma soprattutto la capacità di cogliere la bellezza e i doni di questo momento storico così delicato e difficile.
Uno solo il modo per fronteggiarlo: camminare insieme!
Grazie, Presidente!

 

Celebrare da casa un’Assemblea elettiva nazionale di Azione cattolica in questo tempo complicato è stata un’esperienza strana, ovviamente diversa dalle precedenti, eppure, nonostante tutto, questa assemblea ha rappresentato un enorme esercizio di responsabilità: gli oltre settecento delegati che da tutta Italia hanno partecipato alle attività programmate hanno dato testimonianza di un’associazione sempre pronta a lavorare nella vigna del Signore, a servire la Chiesa e il Paese per la costruzione di una società più solidale e un’economia più sostenibile.

In questa assemblea, che per titolo ha preso in prestito le parole rivolte all’apostolo Paolo “Ho un popolo numeroso in questa città”, si è voluto rimettere al centro con forza la popolarità di un’associazione che, pur soffrendo evidentemente per le stesse difficoltà di gran parte del mondo aggregativo, continua ad essere radicata in tutte le diocesi e in tantissime parrocchie. Questo lungo periodo di distanziamento fisico ha ulteriormente reso le relazioni più complesse, spesso mediate dalla tecnologia, contingentate e programmate, ha compresso la vita delle nostre comunità, ha limitato le occasioni di condivisione, di sinergia tra realtà diverse, intra ed extra ecclesiali. Eppure questo lungo periodo porta con sé doni e opportunità neanche troppo nascoste, pensiamo solo alla riscoperta di un’essenzialità che ci libera da dinamiche farraginose e di una povertà che allarga gli spazi in cui accogliere gli altri. Dio ci offre rinnovate occasioni di servizio, che passano, prima di tutto, dalla necessità di rimetterci in ascolto dello Spirito e di rieducarci ad uno stile sinodale e ad un autentico discernimento comunitario. Il documento assembleare è chiaro: «Vogliamo abitare questa stagione della storia e dell’umanità facendo scelte coraggiose e innovative, per avviare processi di cambiamento di lungo respiro nella società e nella comunità ecclesiale. Questo tempo non ci deve spingere a perseguire «una pastorale di semplice conservazione», in cui rifugiarci per sentirci al sicuro».

Il prossimo triennio vogliamo ancora di più popolarizzare l’Azione Cattolica, e per fare questo occorrerà da un lato aprire le porte delle nostre parrocchie per invitare tutti, dall’altro occorrerà come laici ricentrarci sul gusto di una quotidianità vissuta in tutti gli ambienti di vita come la famiglia, il lavoro, la scuola, l’università, lo sport e, in particolare, la politica, promuovendo i principi di fraternità universale contenuti nella “Fratelli tutti” e di ecologia integrale indicati nella “Laudato Sì”.

La traccia della missione che ci attende è contenuta nelle parole che il Santo Padre ha pronunciato nei giorni dell’assemblea durante l’incontro con il Consiglio nazionale: «Il vostro contributo più prezioso potrà giungere, ancora una volta, dalla vostra laicità, che è un antidoto all’autoreferenzialità. […] Fare sinodo non è guardarsi allo specchio, neppure guardare la diocesi o la Conferenza episcopale, no, non è questo. È camminare insieme dietro al Signore e verso la gente, sotto la guida dello Spirito Santo. Laicità è anche un antidoto all’astrattezza: un percorso sinodale deve condurre a fare delle scelte. E queste scelte, per essere praticabili, devono partire dalla realtà».

Per tutto questo, riprendendo il messaggio dell’Ac alla Chiesa e al Paese, “ci impegniamo ad offrire il nostro contributo custodendo con mitezza i “semi” che, in profondità, trasformano la nostra storia”.

 

Giandomenico Chirico

Presidente diocesano dell’Azione Cattolica

Proprio ieri si è conclusa la XVII Assemblea Nazionale di Azione Cattolica.


Tanti sono stati i momenti significativi, ma vogliamo partire da quello forse più alto, certamente più emozionante: il messaggio di Papa Francesco al Consiglio Nazionale di AC, ricevuto in udienza il 30 aprile.

Nel suo discorso il Papa mette in luce le sfumature più belle del nostro essere Azione Cattolica Italiana: azione, perché “ci deve essere un legame forte tra ciò che si ascolta e ciò che si vive”, perché la fede è “un’esperienza incarnata” che si nutre di gratuità, umiltà e mitezza; cattolica, perché “la missione della Chiesa non ha confini”, è universale, e perché la “laicità è ricchezza per la cattolicità della Chiesa”; italiana, perché “la vostra Associazione è sempre stata inserita nella storia italiana e aiuta la Chiesa in Italia ad essere generatrice di speranza per tutto il vostro Paese”.


Di seguito il discorso integrale di Papa Francesco. Buona lettura!

 

Leggi il discorso di Papa Francesco

Sabato, 27 Marzo 2021 21:10

Messaggio di Pasqua dell'Assistente Generale

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Una riflessione spirituale del nostro assistente diocesano unitario sul cammino quaresimale vissuto in tempo di pandemia. Un’opportunità o un ostacolo? Don Pasqualino ci accompagna verso la Pasqua invitandoci a gustare il frutto più bello della nostra adesione a Cristo: la Missione! Buona lettura!



 

    Il cammino quaresimale volge quasi alla fine e i giorni santi del memoriale pasquale stanno per giungere. Credo sia opportuno per ognuno di noi cercare di fare una sufficiente verifica su quello che abbiamo pensato, desiderato, attuato o meno in questo tempo forte di preparazione.

   

     Concretamente quest'anno la quaresima si è abbinata ancora alla pandemia; non so se sia stata un'opportunità o un grande ostacolo!

   Il Signore ci offre di vivere il nostro tempo, anche quando le prove possono essere incombenti o in atto, con uno spirito di forza e di speranza.

   Chi, allora, è riuscito a coniugare lo spirito penitenziale della quaresima con quello della prova in atto, ha sicuramente potuto sperimentare un antidoto efficace, una sorta di cocktail fatto di - preghiera, ascolto della Parola di Dio, vita sacramentale, sacrificio-penitenza e carità fraterna - , capace di offrire valide risoluzioni contro il virus delle nostre fragilità e dei nostri vizi, oltre che diffondere consolazione e speranza di fronte a quello della pandemia.

 

   La santa Pasqua arriva sempre come dono del Signore; è sempre attuale e determina in maniera coinvolgente la nostra fede.

 

   La morte e risurrezione di Gesù sono i misteri che, più degli altri che riguardano nostro Signore,  riescono a raggiungerci per rinnovarci ancora più profondamente.

 

   In virtù delle nostre adesioni, al Battesimo, alla Cresima, alla Chiesa, all’Azione Cattolica, sentiamo di avere una missione da compiere. Ecco allora il frutto di Pasqua: la Missione!

 

   Essa è essenzialmente un annunzio: Cristo risorto è vivo e presente in mezzo a noi e guida il suo popolo, come Buon Pastore, verso la parusia. E’ più concretamente una testimonianza: Cristo è presente nella mia vita, nella mia famiglia, nella mia casa, nella mia comunità, nel mio gruppo di AC e mi parla, mi illumina, mi fortifica, mi perdona e mi ascolta!

 

   Essa, ancora, è manifestazione del servizio di amore di Cristo: ecco il servizio, per tutti noi, è il punto più alto della missione. Essere “Buon Samaritano”, “Cireneo”, “Veronica”, cultore delle opere di misericordia corporali e spirituali, vuol dire amare Gesù totalmente e manifestarlo ai fratelli che soffrono e che nella loro fragilità non sono presi spesso in considerazione.

   Servizio è mettere a disposizione noi stessi con tutte le nostre forze, e lo dico in particolare per i laici, sotto la guida di Cristo e della Chiesa per contribuire a cambiare le sorti del mondo e collaborare così alla redenzione dell’umanità.

 

     Nell’anno dedicato a S. Giuseppe cogliamo l’invito ad imitare questo grande santo soprattutto nella virtù della “custodia”, tenendo scrupolosamente all’attenzione del nostro cuore tutti coloro che ci sono stati affidati.

 

    A Maria, Immacolata Madre di Gesù e Madre della Chiesa, ci affidiamo con filiale affetto e devozione, sicuri della sua forte, tenace e meravigliosamente tenera protezione.

    I Santi e Beati dell’ AC preghino per noi.

   

      Santa Pasqua a tutti. Dio vi benedica.

 

                                                                                    d. Pasqualino

Mercoledì, 10 Febbraio 2021 12:20

Adora il Lunedì

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Se anche questo è un tempo... il nostro lo diventa di preghiera.
È proprio  don Tonino Sgro a guidare questo piccolo ma significativo momento che apre le porte della cattedrale per accogliere e raccogliersi.
Un pensiero che guida i consiglieri diocesani di Ac ed i presidenti parrocchiali presenti ed esalta la bellezza della vita.. alla continua ricerca di  un Dio che si rivela in tutti i tempi e forse ancora prima che il tempo divenga storia. Dio lo si cerca da  sempre, lo si cerca anche da non credenti..
Pregare e lasciarsi nutrire dalla Parola per accompagnare la singola adorazione davanti a Lui!
Aspettiamo il prossimo appuntamento di "Adora il lunedì“.... Da non perdere!
Domenica, 29 Novembre 2020 19:58

Adesioni 2021 - A vele spiegate

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Caro Presidente, 

ti raggiungiamo in questo tempo che ci vede fragili, a tratti confusi e disorientati; un tempo che, mettendoci alla prova, ci sta anche offrendo la possibilità di rimetterci in gioco, di ripensarci e ripartire, ancora una volta insieme, provando a scoprire nuove modalità di incontro e nuove occasioni di contatto. 

Ed è proprio in questo tempo e in questa storia che la scelta di aderire e rinnovare il proprio  all’Azione Cattolica e alla Chiesa assume un significato ancora più grande, ancora più forte!

Questo tempo e questa storia vogliono, più che mai, essere raggiunti dalla Buona Notizia del Vangelo, da quel messaggio di Speranza che tocca a noi, laici di AC, far incontrare con la vita…

Ci apprestiamo, quindi, a rinnovare l’impegno a camminare, fianco a fianco, con i nostri fratelli nella fede, con l’umanità tutta nella nostra ferialità, nella vita di comunità cristiana e avendo a cuore chi vive nella difficoltà, nella sofferenza, nella solitudine.

Buona Adesione!

L’Area Promozione Associativa

Venerdì, 27 Novembre 2020 13:34

BUON COMPLEANNO, PADRE GIUSEPPE!

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In occasione del 75° compleanno del nostro Arcivescovo, vogliamo far sentire la nostra presenza affettuosa anche ‘a distanza’; in questo tempo così delicato in cui essere vicini è un po’ più complicato, vogliamo far arrivare il nostro abbraccio ‘virtuale’ al Pastore della nostra chiesa reggina.

 

Iniziamo con la voce dei nostri accierrini!!!

 

Auguri carissimo Padre Giuseppe!

Come il Pastore Buono, sei sempre tra i piccoli della nostra associazione: non perdi occasione di abbassare e alzare il volume della loro “radio” in mezzo alle piazze e dentro la Cattedrale, perché li ritieni capaci di Dio con il loro silenzio e con il loro chiasso. Grazie perché, nella quotidianità del tuo ministero, riporti tutti noi educatori alla centralità del ruolo della famiglia nella trasmissione della fede e ci illumini lungo percorsi di primo e secondo annuncio. 

Oggi, gli accierrini con le loro famiglie e i loro educatori, vogliono augurarti buon compleanno nel Signore, chiedendo a Lui per te, con l’Intercessione della nostra Mamma Celeste, gioia e serenità. E allora… canta con noi: 1, 2, 3, 4, 5, 6 … CIAO!

 

Passiamo la parola ai giovani!!!

 

Caro Padre Giuseppe, Lei ha sempre posto al centro del suo ministero il dialogo con i giovani, indicendo da subito il Sinodo diocesano che ci ha visto protagonisti e ha favorito un proficuo e sincero confronto tra noi ragazzi, credenti, soci di AC, non iscritti ad associazioni ecclesiali o anche non cattolici. Ha, inoltre, accolto per diverso tempo gruppi e intere classi di studenti il martedì sera in episcopio per incontri informali; è sempre stato presente nelle scuole, ai campi diocesani e parrocchiali, in occasione delle serate giovani. E ogni volta, ci ha sempre invitati a coltivare la speranza e a lottare per il riscatto della nostra terra!

Auguri, Padre Giuseppe, e grazie per la Sua presenza discreta e amica!

 

Ed ora gli auguri dei nostri adulti!!

 

Carissimo Padre,

la profonda gioia che invade il nostro cuore in questo giorno speciale ci permette di tracciare con assoluta semplicità la figura indiscussa del buon Pastore che ama, segue e ascolta il proprio gregge di anime. Come popolo in cammino in un clima di profonda preghiera camminiamo con Te sempre al nostro fianco in uno spirito che ci consenta di essere semplici costruttori di comunione vera in Cristo. Attraverso il servizio in associazione, diventiamo per la nostra diocesi simbolo di inclusione e accoglienza verso il povero e l'emarginato riconoscendo sul nostro cammino la prossimità e in questa il Volto di Gesù. Il tuo sguardo su di noi ha da sempre facilitato tutto questo e da qui l'invito ad accogliere ed affrontare le difficoltà con l'unico intento di rimanere spiritualmente uniti. La gioia e gli auguri di oggi sappiano trasferirti la verità di un cuore che sceglie di amare sempre la vita in Lui! Auguri Padre!

Martedì, 28 Aprile 2020 12:23

Avanti insieme!

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Cari Presidenti e cari soci tutti,

lo spirito di grande responsabilità che ha animato la nostra associazione e  l’intera Chiesa italiana nei mesi dell’emergenza sanitaria ci incoraggia  a  scrivere queste poche righe mediante le quali vogliamo ribadire la necessità di proseguire uniti in questo percorso difficile in cui ciascuno è chiamato, secondo le specifiche responsabilità e libero da ogni fuorviante polemica o pericolosa strumentalizzazione, a lavorare per costruire un percorso di graduale e sicuro ritorno alla normalità nella vita lavorativa, relazionale e anche di fede.

La Chiesa Italiana, che ha a cuore la vita del Paese, ha scelto coraggiosamente di sospendere le celebrazioni con la partecipazione del popolo e di rimanere accanto ai più fragili, agli ultimi, alle famiglie in difficoltà attraverso l’opera infaticabile della Caritas e delle strutture di contrasto alla povertà delle singole diocesi italiane. In ragione di ciò, anche in questi frangenti che rischiano di assumere talvolta tratti divisivi, la nostra associazione “segno della unità della Chiesa in Cristo” è certa che frutti buoni nasceranno dal dialogo equilibrato e costruttivo fra i nostri Vescovi e le Istituzioni, mediante il quale si decideranno i giusti tempi per la ripresa. 

Nel frattempo a noi il compito di proseguire nel servizio ai fratelli che sono ai margini delle nostre realtà territoriali.

“In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, - dice Papa Francesco - preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”.

Il Signore che anticipa ogni nostro passo ci attende in Galilea, il luogo e il tempo in cui torneremo all’incontro bello con Lui.

 

Un abbraccio a tutti voi e alle vostre associazioni parrocchiali. 

Nico e tutta la Presidenza diocesana

Giovedì, 26 Marzo 2020 16:49

È nato Davide!

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È nato Davide!

Accogliamo il dono della sua nascita con il cuore colmo di gratitudine, emozione e stupore!


Al Presidente, papà Nico, a mamma Eleonora e Andrea, fratellino maggiore, vanno i nostri affettuosi auguri carichi di speranza.


Ringraziamo il Signore per questo meraviglioso dono e gli chiediamo di custodire, benedire e moltiplicare questa gioia!

Giovedì, 05 Marzo 2020 15:09

Coronavirus - Nota della Presidenza Diocesana

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Cari Presidenti e cari soci tutti,

in queste settimane ci stiamo riscoprendo più fragili e, forse, più attenti e impauriti anche dalle piccole cose. Certamente stiamo sperimentando, in un tempo in cui ci viene chiesto di "stare a distanza", quanto delicate e preziose siano le relazioni con gli altri.


In queste ore il Governo italiano ha emanato un Decreto con indicazioni precise alle quali attenersi per contribuire tutti, ognuno per la sua parte, a contrastare la diffusione di questo virus. La Conferenza Episcopale Calabra ha già diramato una nota con la quale si sospendono tutte le attività oratoriali, catechistiche e associative; la nostra diocesi conferma tali disposizioni attraverso una nota del Vicario generale.


A noi come associazione spetta il compito di contribuire attraverso una testimonianza di responsabilità e di rispetto delle regole, una occasione per condividere con il popolo tutto una meta comune: contrastare il contagio del virus e soprattutto delle paure, a volte esagerate ma comprensibili.


PER TUTTO QUESTO VI COMUNICHIAMO CHE LE ATTIVITÀ DEL CENTRO DIOCESANO CALENDARIZZATE FINO AL 15 MARZO SONO ANNULLATE O RINVIATE A DATA DA DESTINARSI.


Chiediamo parimenti anche a voi di sospendere, fino alla stessa data, tutte le attività associative di gruppo e tutte quelle che comunque comportano un assemblamento di persone in spazi chiusi o limitati (d'altronde poco senso avrebbe chiudere le aule delle scuole per poi riunire i ragazzi nelle stanze delle nostre parrocchie).


Lo sappiamo, per moltissimi di noi è una grande rinuncia, ma proprio questo sacrificio, nelle settimane intense della quaresima, ci dona la possibilità di rendere ancora più sacro questo tempo, ci offre ulteriori occasioni di deserto e di preghiera, di contemplazione e di meditazione.


Una pausa dalle attività, ma non da ciò che siamo, e soprattutto da ciò che siamo chiamati con responsabilità a testimoniare.


Un abbraccio a tutti voi e alle vostre associazioni parrocchiali!
Nico e tutta la Presidenza diocesana

Mercoledì, 25 Dicembre 2019 02:17

Santo Natale

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