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Vita di AC

Vita di AC (127)

È con grande gioia che l’Azione Cattolica diocesana accoglie la nomina di Carmine Gelonese e Annarita Ferrato a Responsabili nazionali dell’Area Famiglia e Vita.
Siamo grati al Signore per questo dono ed assicuriamo a Carmine ed Annarita il nostro sostegno affettuoso e la condivisione gioiosa di questo nuovo servizio all’Ac e alla Chiesa.
Ad entrambi giungano gli auguri più cari e la preghiera della Presidenza, del Consiglio e di tutta l’Associazione diocesana nella certezza che questa loro nuova responsabilità sarà feconda di doni dello Spirito, ricca della grazia del Signore.
Martedì, 22 Agosto 2017 08:58

Auguri di cuore assistente!

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Tanti auguri di cuore al nostro don Pasqualino per il quarantesimo anniversario dalla sua ordinazione sacerdotale.


Il Signore gli conceda di essere sempre Suo strumento d'amore affinché possa continuare con la stessa gioia a prestare la sua opera a servizio della Chiesa e della nostra Ac.


Auguri di cuore assistente!

Venerdì, 09 Giugno 2017 14:26

Campi estivi 2017

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Calendario campi estivi 2017

  • ACR: 19 - 23 luglio
  • Giovanissimi: 23 - 27 luglio
  • Pormatori: 27 -30 luglio
Martedì, 06 Giugno 2017 15:47

Come casa la Chiesa e come strada il mondo

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Sono passati ben 150 anni da quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni, due giovani innamorati di Cristo e della Chiesa, decisero di fondare l’allora Società della Gioventù Cattolica Italiana. Lungo questo tempo un fiume di grazia e di santità ha attraversato le vite di milioni di laici che hanno aderito all’Azione Cattolica Italiana.

Una storia preziosa testimoniata dai centomila soci riuniti domenica scorsa in Piazza San Pietro e dagli oltre mille delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia che hanno partecipato negli stessi giorni alla XVI Assemblea nazionale. Anche il Santo Padre, nonostante l’importante e delicatissimo viaggio in Egitto, ha voluto incontrare per ben due volte l’Associazione a distanza di pochi giorni, intervenendo giovedì 27 aprile al Forum Internazionale di Ac e domenica 30 aprile in Piazza San Pietro, dove tra l’altro ha ricordato che anche lui proviene da una famiglia di soci di Azione Cattolica.

Festeggiare una ricorrenza così importante, però, non deve spingere nessuno a volgersi indietro, a contemplare sterilmente il passato o a ripercorrere nostalgicamente formule che appartengono a tempi andati, per questo mons. Gualtiero Sigismondi, nuovo Assistente ecclesiastico generale di Ac, ci ricorda che “La nostalgia è la pietra tombale della profezia!”.

Durante i lavori assembleari sono state recepite le istanze provenienti dai delegati e soprattutto quelle contenute nei messaggi di Papa Francesco e della CEI che invitavano, nella continuità di una identità associativa da custodire, ad una decisa azione di rinnovamento.

Allora occorre chiedersi cosa la Chiesa ed il mondo chiedono oggi alla nostra associazione.

L’Ac intende assumere come magna carta l’Evangelii gaudium, perché donne e uomini, accanto ai loro pastori, formino il popolo della Speranza, che è quotidiano, non è passato e neanche futuro, è oggi e qui, è in questo Paese e con questa gente.

I quattro pilastri che hanno sempre sostenuto l’associazione (la preghiera, la formazione, il sacrificio e l’apostolato) restano immutati, ma questo è il tempo in cui poggiarsi e fare forza prioritariamente sull’apostolato, è il tempo in cui fuggiamo la continua tentazione di chiuderci, di contarci, di lavorare nell’associazione per l’associazione…, al contrario, questo è il tempo di una decisa azione missionaria, di assumerci il rischio e la responsabilità di “consumarci” nello sforzo di stare tra la gente e con la gente.

“L’Azione cattolica – dice Papa Francesco – deve assumere la totalità della missione della Chiesa in generosa appartenenza alla Chiesa diocesana a partire dalle parrocchie”. Questo nella nostra diocesi deve tradursi in una maggiore capacità di presenza significativa, di ascolto e di accoglienza delle istanze dei nostri territori e delle nostre comunità, di comprendere il modo in cui oggi possiamo stare fianco a fianco con le famiglie, con gli uomini e con le donne nei luoghi in cui ogni giorno vivono con le loro difficoltà e i loro dolori, ma anche con le loro attese e le loro gioie. Vogliamo un’Ac che non si preoccupi di ottenere o mantenere posti d’onore in sacrestia o nel “sinedrio” delle parrocchie, ma che al contrario si occupi di raggiungere tutti, nessuno escluso, un’associazione capace di sostare orante difronte al tabernacolo e che ha il desiderio di uscire per stare sulla soglia e nell’atrio, di passare “dalla pastorale del campanile a quella del campanello, senza rinunciare al suono delle campane”.

 

Giandomenico Chirico

Presidente diocesano di Ac

L’Azione Cattolica Italiana festeggia il 150 ° anniversario dalla propria fondazione insieme a Papa Francesco

 

Semplicemente una festa bella di famiglie, giovani e ragazzi, secondo lo stile gioioso e popolare proprio dell’Azione cattolica, che ha incontrato Papa Francesco in piazza San Pietro domenica 30 aprile in occasione del 150° anniversario dalla sua fondazione, all’insegna del motto #AC150. FuturoPresente.

Quasi centomila persone hanno accompagnato il saluto sincero e affettuoso che il presidente nazionale Matteo Truffelli e l’assistente generale mons. Gualtiero Sigismondi hanno rivolto al Santo Padre, presentando un’associazione viva, accogliente, radicata nell’essenziale della fede e lanciata con speranza verso il futuro.

Il Papa, ricordandoci come “Azione cattolica è passione cattolica!”, ci esorta a vivere all’altezza della nostra storia, rifuggendo le tentazioni dell’autocelebrazione, della stasi e dell’isolamento, per essere ancora “un popolo di discepoli-missionari”, testimoni gioiosi dell’amore infinito del Signore, che “insieme a Lui amano profondamente la storia in cui abitiamo”. Apertura alla realtà (specialmente ai poveri e ai lontani), servizio alla Chiesa diocesana e parrocchiale, amore per Gesù:

Papa Francesco passa in rassegna le cifre caratteristiche del socio di AC, chiamato mediante di esse a coltivare la santità quotidiana in dialogo sincero con il mondo, per essere Chiesa nelle periferie “con la forza dello Spirito Santo”. É la stessa consegna di Gesù ai discepoli, con la promessa di “Fare nuove tutte le cose”. Proprio questo è stato il titolo della XVI Assemblea Nazionale, vissuta dall’Associazione fra venerdì 28 aprile e lunedì 1 maggio presso la storica sede della Domus Pacis a Roma, al cui centro è stato incastonato l’incontro col Santo Padre. “Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale” il sottotitolo, che richiama la rinnovata adesione alla scelta religiosa, quale opzione per il primato della vita spirituale e della formazione, insieme allo sguardo profondo verso il cambiamento d’epoca che caratterizza il nostro tempo.

I lavori dell’Assemblea, conclusi con l’approvazione del Documento assembleare (modellato sui temi e sulle ormai note coppie concettuali dell’Evangelii Gaudium) e la proclamazione degli eletti al Consiglio nazionale, sono stati intervallati da presenze significative, quali quelle di Enzo Bianchi, già priore di Bose, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI e del card. Kevin Farrel, prefetto del Dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita. Fra i quasi settecento delegati provenienti da ciascuna diocesi italiana, anche i rappresentanti dei settori Adulti e Giovani, dell’ACR e del MSAC della nostra Arcidiocesi, guidati dal presidente diocesano Nico Chirico.

Ma non è finita qui! L’AC di Reggio – Bova è stata davvero protagonista in piazza San Pietro: fra le testimonianze di impegno sociale che hanno preceduto l’ingresso di Papa Francesco spicca quella dei giovani fondatori (tutti membri di AC) della Bottega dei saperi, realtà attiva ormai da diversi anni a Santa Caterina, che convoglia le energie ed il talento di molti giovani docenti verso un’offerta pienamente legale di ripetizioni scolastiche, coniugando la passione per la formazione con la ricerca creativa ed attiva di un lavoro stabile e remunerativo.

Questa è la vocazione autentica dei laici impegnati in Azione cattolica: gettare semi di speranza sfidando le contingenze, per edificare il bene comune forti della profezia del Vangelo.

 

Giorgio Cotroneo (equipe diocesana settore Giovani di AC)

Martedì, 06 Giugno 2017 15:43

150 Anni e non sentirli!

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Le testimonianze dei soci reggini presenti alla festa dell'Azione Cattolica Italiana in piazza S. Pietro


"150 anni e non sentirli", un modo di dire abbastanza consueto quando si parla di compleanni,  anniversari o ricorrenze. Per l'Azione Cattolica si tratta di un compleanno speciale che celebra una lunga storia associativa radicata tra il passato, che ne è memoria, ed un "futuro presente", che dona sempre più speranza.  Nella giornata di domenica 30 Aprile, una traboccante e gremita piazza San Pietro ha ospitato pellegrini da ogni diocesi d'Italia, riunitisi attorno al Santo Padre, a testimonianza di un amore imprescindibile per la Chiesa ed il proprio pastore.

A questa festa non poteva non prendere parte una delegazione diocesana composta da circa 300 soci che hanno potuto condividere, nella fatica del viaggio, la bellezza di un incontro che testimonia la gioia e la fierezza di appartenere ad una storia nella quale tutti si sentono coinvolti. Tante le emozioni percepite dai presenti durante una celebrazione gioiosa che ha visto coinvolti  acierrini, giovanissimi e adulti, a conferma che l'Azione Cattolica è casa e famiglia che lega ed unisce generazioni diverse.

"Sono stati giorni davvero intensi- racconta Giulia, una gvv della parrocchia  di Bagnara Centro- che mi hanno fatto percepire la grandezza di questa seconda famiglia che si chiama Ac. Un'associazione grande, che va oltre i confini parrocchiali e abbraccia davvero tutti. Mi porto dentro la consapevolezza di voler proseguire il mio percorso dentro un'associazione che mi sta facendo crescere davvero, affascinata dai tanti colori di quella piazza stracolma di persone".

Alle sue parole fanno eco, quasi come in un passaggio di testimone, quelle di Chiara, giovane della parrocchia del Loreto: " L'Ac è per me casa e Chiesa, e mi ha permesso di sognare realmente, ancora oggi, un mondo migliore. Di questa celebrazione porterò con me lo spirito di gioia ed allegria che solo l'Ac sa dare, guidati dall'invito di Papa Francesco che ci spinge ad andare verso le periferie per essere proprio lì Chiesa guidata dallo Spirito Santo".

Ed infine Filippo, adulto e presidente della parrocchia di Salice, racconta la sua esperienza dicendo "Le parole del Santo Padre mi hanno riempito davvero il cuore. Le indicazioni che ci ha dato tracciano l'itinerario da seguire nelle nostre parrocchie, laddove la Chiesa abita tra le persone, con la vocazione missionaria destinata all'evangelizzazione. Papa Francesco, in questo incontro dall'emozione febbrile, ci consegna un impegno a misura della nostra grande storia radicata in questi 150 anni". Ciascuno ha accolto davvero nel proprio cuore le parole del Papa che invitano a continuare ad essere "un popolo missionario" capace di testimoniare questo amore infinito ricevuto dal Padre e con il desiderio di essere sempre più Azione Cattolica. Anzi "Passione Cattolica"!

Maria Fedele

Consigliere settore gv

Lunedì, 17 Aprile 2017 21:02

Santa Pasqua di Resurrezione nel Signore!

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Santa Pasqua di Resurrezione nel Signore!
 
Giunga a ciascun socio, ai presidenti e ai sacerdoti assistenti, ai consigli e a tutte le associazioni parrocchiali l'augurio di una santa e serena Pasqua.
 
Il Consiglio diocesano di Ac
Martedì, 11 Aprile 2017 22:29

Assemblea regionale 2017

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“Fare nuove tutte le cose”

Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale

 

Il cammino di rinnovamento assembleare, che l'Azione Cattolica vive in questi mesi, non poteva non interessare anche la delegazione regionale della Calabria, che per statuto ha soprattutto il compito di favorire il collegamento fra le associazioni diocesane della regione. Domenica 26 marzo infatti, presso il seminario regionale "S. Pio X°" di Catanzaro, ha avuto luogo l'assemblea regionale alla quale hanno preso parte le presidenze diocesane della regione ecclesiale calabrese ed i delegati diocesani. Un momento d'incontro, confronto e partecipazione attraverso il quale l'associazione ha potuto ancora una volta sperimentare la propria democraticità, nella scelta dei componenti che formeranno la delegazione per il prossimo triennio. L'assemblea ha discusso inoltre il documento regionale, che nasce dal contributo delle varie diocesi ed analizza la realtà associativa calabrese, innestandosi nel contesto e nella storia della regione,  tracciandone luci ed ombre, senza tralasciare le linee programmatiche per il tempo futuro. I delegati nell'esercizio del proprio voto hanno confermato ed eletto come delegata regionale, Stefania Sorace, che in continuità con il triennio precedente, presiederà il consiglio regionale della Calabria, coadiuvata da Nicola Carlucci e Ivana Ventura, per il settore adulti, Giuseppe Ferrise e Maria Fedele, per il settore giovani, Salvatore Diodato, per l'Acr. L'assemblea ha eletto inoltre i nuovi incaricati regionali dei movimenti d'ambiente: per il Mlac, Cosimo Calabrò e Carmelo Origlia e per il Msac, Matteo Cucanato.

Maria Fedele

Martedì, 14 Marzo 2017 14:52

Periferie al centro, la sfida dell’Ac

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Intervista al nuovo presidente diocesano, Nico Chirico

Periferie al centro, la sfida dell’Ac

Il messaggio agli associati: «Guardate a noi come a un cantiere in cui siamo chiamati a costruire 'vita buona'»

 

Il nuovo consiglio diocesano di Azione cattolica, riunitosi per la prima volta giovedì 23 febbraio, ha individuato una terna di nomi da sottoporre al vescovo per la nomina del presidente. Morosini ha provveduto a scegliere Nico Chirico, giovane architetto della Parrocchia «Madonna del Rosario» di Villa San Giovanni. Lo abbiamo raggiunto per porgergli alcune domande, ecco il racconto del nostro colloquio.

Un presidente giovanissimo. Quali sono i sentimenti che hai provato subito dopo l’elezione?

Quando ho appreso della nomina ho pensato che il Signore mi offriva l’occasione di restituire una piccolissima parte di quell’immenso bene ricevuto in questi primi venti anni di Azione cattolica. Certo, mi accompagna anche un sano timore per la responsabilità che mi viene affidata, ma l’Ac appartiene alla Chiesa e a Dio, loro la custodiranno nonostante tutto. È rassicurante, inoltre, sapere che le decisioni importanti non le prende il presidente, ma il consiglio diocesano, che, come la presidenza, è composto da tanti amici disposti a spendersi con generosità nel servizio.

Priorità. Su cosa investire, educativamente parlando?

Nel segno della continuità, occorre ripartire con il desiderio di fare nuove le cose di sempre. L’Arcivescovo ci ha suggerito alcune indicazioni pastorali, sono attenzioni ed ambiti di impegno che appartengono già alla nostra identità associativa, penso soprattutto alla centralità della formazione e della spiritualità, ma anche alla passione per il nostro territorio, alla capacità di essere testimoni negli ambienti di vita, scuole e luoghi di lavoro.

Famiglia. Se ne parla tanto, spesso in termini “terapeutici”, come se fosse soltanto e sempre in crisi. Eppure continua ad essere il motore della società e la cellula essenziale della Chiesa...

Dire semplicemente e ripetutamente che la famiglia è in crisi non è il modo migliore per aiutarla. Siamo spesso occupati solo a difenderla, quando dovremmo testimoniare maggiormente la bellezza di un amore che è progetto condiviso quotidianamente. L’Ac continuerà a cercare sinergie educative con i genitori dei ragazzi e dei giovanissimi, proverà ad accompagnare il desiderio di famiglia dei giovani, chiederà nuovamente ai gruppi adulti di essere luogo in cui accogliere, sostenere e, soprattutto, raccontare la gioia di essere famiglia.

Periferie. Come collegare realtà diocesana e realtà parrocchiale?

Questo non sarà il tempo in cui fermarci, però, è necessario anche capire come portare la periferia al centro, rendendola parte attiva della vita associativa diocesana. In collaborazione con i parroci, dobbiamo trovare le energie per promuovere l’Ac anche nelle parrocchie in cui ancora non siamo presenti.

Cosa chiedi a tutti i tesserati della diocesi all’inizio del tuo mandato?

Ai nostri soci chiedo di esserci e di crederci in questa storia, con passione e con gioia. Guardate alla nostra Ac come un cantiere aperto in cui tutti, proprio tutti, siamo chiamati a costruire insieme “vita buona”.

 

Venerdì, 03 Marzo 2017 15:11

La XVI Assemblea vissuta da...

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Sorrisi, carezze, strette di mano e tanti, tantissimi abbracci.

Il seminario arcivescovile reggino, che durante il week-end scorso ha ospitato generosamente i lavori di questa sedicesima assemblea diocesana dell’Azione Cattolica, si svuota così, lentamente.

È il momento del ritorno a casa, la conclusione bella di un tempo particolarmente importante per l’associazione che ha celebrato insieme ai suoi soci una vera festa che ha coinvolto ed entusiasmato tutti, laici e sacerdoti. Sono stati davvero tanti i momenti che hanno caratterizzato in maniera significativa, per molti in modo sicuramente indelebile, questa fase importante di passaggio e consegne.

La gratitudine del cuore poi ne è stata comune denominatore. La parola “Grazie!” ha riecheggiato per tutto il tempo tra le mura del seminario, ricorrendo in ogni fase e momento, costantemente presente sulle labbra di tanti. L’Ac conferma così di essere un’associazione grata, fiera e gioiosa, posta al servizio di Dio e della Chiesa. Grata al proprio vescovo che con grande fiducia la sostiene amorevolmente, ai propri sacerdoti assistenti che nel dono della propria vita la accompagnano paternamente. E non poteva poi mancare il grazie alla presidenza diocesana tutta, da Ornella  ai vicepresidenti e responsabili, per il dono del proprio servizio generoso e gratuito, che attraversa la vita e pur nelle fatiche la rende piena e per il quale ciascuno di essi ha restituito ancora un “grazie”.

È stata un’assemblea partecipata da tutti: dagli acierrini, che irrompendo in maniera colorata hanno entusiasmato i soci donando la gioia dell’appartenenza, ai giovani e agli adulti che si sono ritrovati fraternamente a custodirsi nell’amicizia. È stato un tempo per fare memoria e ricordare i sacerdoti assistenti che durante il loro ministero hanno accompagnato ed amato l’associazione che proprio nella memoria delle proprie radici e della propria storia si proietta al presente ed al futuro. L’assemblea pertanto non è stato solo un momento elettivo e di rinnovo delle cariche ma ha rappresentato qualcosa di più confermando che l’Ac, oltre ad essere scuola di discernimento vocazionale, come più volte il documento assembleare afferma, è anche scuola di relazioni vere e legami forti, pur nelle difficoltà e fragilità che sono proprie di ogni uomo. S

i conclude così l’assemblea elettiva, con il rientro a casa di ciascun socio che riceve il mandato a farsi prossimo in ogni luogo di vita, nel servizio, nell’accoglienza perché nessuno venga mai escluso. L’assemblea ha celebrato la memoria recente e passata, ha riletto il percorso compiuto insieme negli ultimi sei anni, ha delineato quella che sarà o potrà essere l’Ac dei prossimi anni, consegnando a tutti un vero mandato ad essere laici sempre più maturi nella fede e che nel servizio riscoprono la propria umanità, imparando così ad  amare sempre più Cristo e la sua Chiesa.

Maria Fedele  


“… perché la vostra gioia sia piena”. Coltivate amicizie, incontrate la gente! L’esortazione evangelica con cui Gesù lascia ai discepoli il comandamento dell’amore fraterno ha introdotto e accompagnato i lavori della 16° Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica di Reggio – Bova, celebratasi sabato 11 e domenica 12 febbraio presso il Seminario arcivescovile Pio XI.

Una festa di famiglie, giovani, adulti e ragazzi, riuniti per rinnovare le responsabilità e progettare insieme il futuro, momento di sintesi fra la vocazione diocesana ed il metodo democratico dell’AC. L’Assemblea si è aperta sabato pomeriggio, presieduta da Alda Modafferi, affiancata dal presidente uscente Ornella Occhiuto, dai vicepresidenti dei settori e dai responsabili dell’ACR. Dopo la preghiera iniziale guidata dall’assistente adulti don Antonello Foderaro, Maria Luisa Alfarano, consigliere nazionale proveniente dalla diocesi di Locri – Gerace, ha portato alla Chiesa reggina il saluto del Centro nazionale, ponendo l’accento sulla cura e la vicinanza di tutti i soci nei confronti di coloro che vengono chiamati agli incarichi associativi, sostenendo il loro servizio nella vita quotidiana dell’associazione.

Aperti i lavori per la discussione del documento assembleare proposto dal consiglio diocesano, Ornella ha ringraziato per i sei anni trascorsi alla presidenza diocesana, ricordando l’attività pastorale svolta, la quale, nonostante la conclusione di alcune esperienze parrocchiali, ha visto nascere realtà nuove come quella di Concessa. Ha ribadito l’importanza del laicato, tratto fondamentale dell’AC, nonché il primato della famiglia nelle sue attenzioni, quale famiglia di famiglie.

I vicepresidenti Nuccio Modafferi, Giorgio Sottilotta e Lidia Caracciolo hanno quindi esposto i contenuti del documento assembleare, diviso in due parti: su strade antiche…, per fare sintesi, con memoria grata e realismo, del cammino percorso; …con passi nuovi, per costruire il triennio appena apertosi sulle solide basi della formazione (spirituale di ogni singolo socio, personale degli stessi educatori) e della testimonianza feriale, propria del laico di AC, che deve parlare alla vita di ogni persona nel difficile contesto sociale ed economico della nostra terra. Anche l’Arcivescovo padre Giuseppe nel suo saluto ha rimarcato l’attenzione costante e operativa della Chiesa alla questione del lavoro.

Dopo gli interventi dei responsabili di zona dell’AGESCI e del direttore diocesano di Sovvenire Mario Martino, si è aperto il seggio per l’elezione del nuovo consiglio diocesano e dei delegati per l’Assemblea nazionale. La serata si è conclusa con la veglia guidata da don Sasà Santoro, che lascia il ruolo di assistente unitario dopo tanti anni spesi a servizio dell’Azione Cattolica, dei giovani soprattutto, ringraziandola per averlo fatto diventare “ogni giorno sempre più prete”. Nella mattina di domenica si sono conclusi i lavori assembleari con l’approvazione del documento che ha recepito gli emendamenti proposti dai delegati. Al termine della messa conclusiva padre Giuseppe ha consegnato i mandati ai nuovi presidenti parrocchiali e sono stati proclamati gli eletti al consiglio diocesano e i delegati alla prossima Assemblea nazionale che si svolgerà a Roma fra il 29 aprile ed il 1 maggio. Radicata nella fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, l’Azione Cattolica non teme la sfiducia di una società incerta e di un territorio sofferente e continua a dare ragione della speranza che non delude mediante la cura della persona e delle sue relazioni, senza aver paura di aspirare alla santità, che è per il laico di AC (con le parole di Luigi Alici)”esperienza feriale dell’infinito nel quotidiano”

Giorgio Cotroneo

Equipe settore gv di Ac

Venerdì, 24 Febbraio 2017 23:13

Nico Chirico è il nuovo presidente

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Si è riunito per la prima volta il nuovo Consiglio di Azione Cattolica della diocesi di Reggio Calabria - Bova, eletto durante l'assemblea dell'11 e 12 febbraioo.


Il Consiglio, convocato dal consigliere primo eletto, Giorgio Sottilotta, e dal nuovo assistente unitario, don Pasqualino Catanese, ha provveduto alla nomina di alcuni componenti della presidenza e all'individuazione della terna da presentare al vescovo per la scelta del presidente.    


Il consiglio ha eletto i due vicepresidenti del settore adulti, Domenico Fiasché, della parrocchia Maria SS Assunta in Cielo - Basilica Cattedrale, e Francesca Chirico, della parrocchia Sacro Cuore; i due vicepresidenti del settore giovani, Pasquale Cuzzola, della parrocchia San Gaetano Catanoso, e Daniela Imeneo, della parrocchia Santa Maria della Purificazione - Candelora; il responsabile e il viceresponsabile dell'Acr, Titti Falcone, della Parrocchia Santa Maria di Loreto, e Nuccio Modafferi, della Parrocchia di Santa Caterina.


Per quanto concerne l'elezione del presidente diocesano di Azione Cattolica, il consiglio, riunito presso i locali di via del Torrione, ha individuato la terna, immediatamente comunicata all'arcivescovo Morosini, che ha provveduto a nominare Giandomenico Chirico, della parrocchia Santa Maria del Rosario in Villa San Giovanni, presidente dell'azione cattolica diocesana per il prossimo triennio associativo.