L’approssimarsi dell’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione e per i soci di AC festa dell’adesione, è l’occasione annuale che permette all’Azione Cattolica, nel riappropriarsi della propria identità, di rinnovare l’appartenenza ad una proposta che si distingue nel tempo per esemplarità formativa, esperienza di grande dignità ecclesiale la cui forza più vera e profonda è scritta nella sua stessa storia. Si vanno a ripercorrere i motivi che ci spingono ad associarci e gli aspetti più significativi dell’esperienza in Azione Cattolica, si passano in rassegna i volti del passato, si rispolvera la storia, si sistema la bandiera che nel frattempo si è un po’ impolverata. Tutto è pronto per la festa dell’adesione e la famiglia associativa, dentro la comunità parrocchiale, si consegna allo sguardo amorevole di Maria, affidandole le fatiche e i progetti, i tanti soci, piccoli e grandi che anche quest’anno scelgono l’AC perché scelgono di servire la Chiesa! Rinnovare l’adesione non è solo un esercizio annuale di memoria se lascia spazio ad un serio ripensamento sul nostro modo di vivere e proporre l’esperienza associativa nella sua forma più vera e credibile: rinnovata negli strumenti ma non nei suoi valori, aperta alle esigenze del tempo ma radicata nei principi che l’hanno vista nascere ed evolversi nel tempo. Parlare di adesione può essere infatti cosa sbrigativa o essere un evento estremamente impegnativo, occasione per interrogarci sul perché e sul quanto “ci costa” aderire non in termini economici, ma di impegno e scelta di vita.
Aderire a chi e a che cosa? Per un cristiano l’unica adesione possibile è Cristo e alla sua Chiesa, ma chi sceglie l’AC questa adesione la vuole vivere facendo parte di una storia. L’Azione Cattolica non nasce oggi, e noi aderendo, siamo dentro una storia e parte di essa. È una storia lunga oltre 140 anni, che ha visto tanti eventi, tante persone, tanti mutamenti, ma che ha sempre conservato intatta la sua radice, la sua specificità e il suo carisma, che la distingue da tutte le altre aggregazioni e la pone a servizio di tutte; quella specificità talmente essenziale da essere rimasta immutata nei diversi rinnovamenti dello Statuto e che troviamo espressa nell’articolo 1: “L’Azione Cattolica Italiana è un’Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa”.
È a questo che diciamo sì il giorno dell’adesione, a questo compito difficile ed esaltante di spendere le nostre forze a servizio della Chiesa collaborando direttamente e dunque responsabilmente con i nostri Pastori, perché Cristo sia annunciato ad ogni uomo, in ogni luogo, in ogni tempo; rinunciando ad un nostro fine, ad un nostro programma per assumere un fine ed un programma più alto, quella della Chiesa stessa nel “qui ed ora” della nostra Chiesa diocesana. È questa la nostra identità. Papa Francesco, all’udienza del mese di maggio, così si rivolgeva ai Presidenti e agli Assistenti convenuti da tutta Italia: “Le parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico, della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo”. Aderire vuol dire innanzitutto riscoprire l’entusiasmo di essere parte di questa storia, di avere questa radice dentro la Chiesa, vivendola contemporaneamente come tradizione e profezia, con un passato da assumere con gioia, un presente da vivere con impegno, un futuro da preparare con speranza .
Aderire vuol dire appartenenza e fedeltà. Si appartiene all’Azione Cattolica, si è parte integrante di essa ogni momento della nostra vita, facciamo nostri i suoi fini, il suo progetto e i suoi strumenti, rispettandone lo stile e gli impegni assunti. Aderire vuol dire essere presenza e testimonianza, in ogni ambiente, con la nostra vita di ogni giorno. Aderendo all’AC noi decidiamo di rispondere comunitariamente a questa vocazione e di dare una testimonianza non solo personale ma anche comunitaria. Così l’AC è il luogo della compagnia, perché facciamo parte di un gruppo e la compagnia si vive con gioia ed impegno reciproco. Un socio sa di “far parte” della Chiesa e in essa della storia dell’Azione Cattolica; un socio, da laico cristiano, sceglie ogni giorno di nuovo la collaborazione e la corresponsabilità col suo vescovo e col suo parroco, sempre, in ogni situazione e in ogni luogo, anche quando questa collaborazione è fatica e sofferenza e può sembrare un limite, anche quando non ci si sente conosciuti, graditi, amati.
Un caro augurio a tutte le associazioni parrocchiali e a ciascun aderente in particolare: il giorno dell’adesione sia il tempo della festa condivisa, della gratitudine per il dono ricevuto, del sì ad una chiamata particolare ed esigente nel servizio alla Chiesa, ma anche il tempo del ripensamento e della promozione perché l’adesione sia, anche quest’anno, la risposta consapevole ad una proposta qualificata e qualificante, una scelta, solenne e pubblica, per maturare la propria vocazione alla santità.
Buona festa dell’adesione a tutti!
Ornella Occhiuto - Presidente diocesano
Nuovo anno associativo e, come di consueto, il Centro diocesano, attraverso la commissione della Promozione Associativa, vi offre un piccolo dono per le Associazioni parrocchiali che vogliono promuovere ed approfondire i temi dell'adesione. Si tratta solo di qualche spunto e di qualche traccia da arricchire con la vostra esperienza e la vostra fantasia associativa. Il Pacchetto Adesione 2014 è composto da:
Oggi è nato Federico!
Alla Presidente Mamma Ornella e a Papà Piero un augurio grandissimo, carico di stupore, emozione e speranza!
Maria Madre della Consolazione ed i Santi e Beati dell'AC vi diano la gioia di veder crescere questo bimbo in ..."età sapienza e grazia...", proprio come fu per Maria e Giuseppe!
Vai Federico... l'ACR ti aspetta!
Ecco il programma della due giorni di formazione per l'inizio dell'anno associativo. L'appuntamento è per Lunedì 22 e Martedì 23 settembre, ore 18.30 presso l'Auditorium di Sant'Antonio.
Lunedì 22 settembre
La Presidenza, il Consiglio diocesano e tutta l'AC dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria e Bova si stringono con affetto alla famiglia Ingenito, per la scomparsa della carissima Lilli.
Cara Lilli, questa sera abbiamo pregato insieme come tante altre volte abbiamo fatto, nel corso dei campi scuola, degli incontri e delle tante occasioni che ci hanno visto insieme: continua a pregare con noi, per noi, adesso che dal cielo, nella contemplazione del Signore Risorto, vegli su di noi con il tuo cuore di madre.
Come hanno ricordato stasera i tuoi ragazzi: "Grazie per averci educato, ma soprattutto grazie per averci amato!"
A Renato, Andrea e Francesco va il nostro più grande abbraccio, certi che il Signore li custodirà in questo momento di prova.
RIMANERE, ANDARE, GIOIRE…
- L’Azione Cattolica Italiana in udienza dal Santo Padre -
Sono le sette del mattino di sabato 3 maggio, a piazza San Pietro, un po’ infreddoliti e un po’ assonnati, ci mettiamo pazientemente in fila, sotto il colonnato, prima di accedere nell’Aula Nervi ; veniamo da tutta Italia, da tutte parrocchie dove è presente l’Azione Cattolica Italiana; per la prima volta, il Santo Padre incontra i Presidenti e gli Assistenti parrocchiali che rappresentano la più numerosa aggregazione laicale del nostro Paese: con noi, idealmente ci sono migliaia di ragazzi, giovani, adulti, anziani che compongono il tessuto della nostra Associazione. L’incontro con papa Francesco conclude la Quindicesima Assemblea Nazionale dell’Azione Cattolica che ha avuto come tema “ Persone nuove in Cristo Gesù, corresponsabili della gioia di vivere” durante la quale gli oltre ottocento delegati hanno eletto il nuovo Consiglio Nazionale. L’attesa, nonostante la pioggia, è già una festa ! Alle 9, entriamo nella grande Aula e, tutti insieme, tra canti, preghiera,testimonianze, aspettiamo il Papa. Siamo davvero in tanti e questo è già molto bello ma tra noi moltissimi sono i giovani che con entusiasmo e con senso di responsabilità hanno accettato di guidare le loro Associazioni parrocchiali. E’ un dato incoraggiante, l’Azione Cattolica e la Chiesa tutta hanno un presente ed hanno sicuramente anche un futuro. E c’è anche una piccolissima rappresentanza dell’ACR, la più gioiosa e la più festosa !
Sono con noi, il presidente ed il segretario della CEI, mons. Bagnasco e mons. Galantino, ci sono alcuni vescovi e, tra loro, il nuovo Assistente Generale, mons. Mansueto Bianchi ed il suo predecessore, mons. Sigalini ha guida. Molto significativa la presenza della FIAC ( Federazione Internazionale di Azione Cattolica ) con i rappresentanti di tanti Paesi, dall’Argentina alla Palestina, all’ Uganda … un respiro mondiale che apre il cuore !
Poi finalmente arriva il Papa! Al suo ingresso in Aula è quasi nascosto da una selva di tablet, telefonini, macchine digitali che si alzano per fotografare un momento che sicuramente resterà comunque nella memoria di tutti i presenti. Papa Francesco non si smentisce, saluta, stringe mani, abbraccia i bambini, riceve volentieri i doni che gli vengono offerti : magliette, cappellini, zaini… Quando sale sul palco riceve il saluto di Franco Miano, presidente uscente a cui l’Aula riserva un lungo, affettuoso applauso e di mons. Bianchi che si presenta come “ l’ultimo arrivato” in Azione Cattolica ma che con poche battute riesce a definire bene l’ Associazione ed in particolare, richiamando il titolo di un libro del cardinale Etchegaray – Tiro avanti come un asino- paragona i laici di AC a degli asinelli che sono disposti a lavorare trottando come gli asinelli, persone magari un po’ grigie, normali ma tenaci e disposti a spendersi ogni giorno nelle parrocchie e nelle diocesi.
Papa Francesco nel suo discorso sottolinea che la missione è il paradigma dell’Azione Cattolica, nelle parrocchie che hanno bisogno dell’entusiasmo apostolico, della piena disponibilità e del servizio creativo dei laici di AC. “ Si tratta di aprire le porte e lasciare che Gesù possa andare fuori. Tante volte abbiamo chiuso Gesù nelle parrocchie con noi e noi non usciamo fuori e non lasciamo uscire fuori Lui ! … Sempre la Chiesa deve essere in uscita” .
Poi il Papa ha consegnato all’Azione Cattolica tre verbi:
Papa Francesco fa anche una raccomandazione : evitare la tentazione dell’intimismo religioso, della serietà formale ; evitare la tentazione di una vita più simile a statue da museo che a persone chiamate da Gesù a vivere e diffondere la gioia del Vangelo. “ Se volete prendere il consiglio del vostro Assistente, siate asinelli ma mai statue da museo, per favore, mai !”
Infine i saluti e un ringraziamento “ Vi ringrazio perché so che pregate per me! ”
Dopo la benedizione il Papa ha salutato i vescovi, i delegati all’Assemblea, ha sostato a lungo con i ragazzi dell’ACR. Poi è uscito dall’Aula salutato da un caloroso applauso e da uno sventolio di cappellini.
Erano quasi le due del pomeriggio quando siamo usciti, stanchi ed affamati ma felici di avere partecipato ad una grande festa che ha avuto tutte le caratteristiche di una festa di famiglia.
Adesso, ognuno di noi è tornato a casa, alla sua quotidianità : la famiglia, il lavoro, lo studio, la parrocchia, le relazioni personali, le mille cose che compongono le nostre giornate. Sappiamo che il Papa si fida dell’Azione Cattolica, non in astratto ma in concreto : non possiamo deludere le attese della Chiesa che, attraverso di Lui, ci ha parlato.
Marisa Delfino,
Presidente Associazione di Azione Cattolica “Vittorio Bachelet”, Parr. Santa Maria del Divino Soccorso in Reggio Calabria
«Χριστὸς ἀνέστη ἐκ νεκρῶν, θανάτῳ θάνατον πατήσας, καὶ τοῖς ἐν τοῖς μνήμασι,ζωὴν χαρισάμενος».
Cristo è risorto dai morti e con la sua morte ha calpestato la morte, dando la vita a chi giaceva nei sepolcri.
(Christòs anèsti, tropario pasquale)
Attraverso l’intercessione della Vergine Maria, chiediamo al Signore che ci renda partecipi della sua Resurrezione, aprendo il nostro cuore alla scoperta delle sue opere nella nostra vita, insegnandoci a riconoscerlo come il Risorto, vivo in mezzo a noi.
Auguri di una Santa Pasqua.
Sac. Salvatore Santoro, Assistente Unitario
Ornella Occhiuto, Presidente Diocesano
Eccellenza carissima,
con grande gioia e...dopo un po' di trepidante attesa, accogliamo la sua nomina ad Assistente Generale dell'Azione Cattolica Italiana.
Grazie per il sì generoso che, attraverso il Santo Padre Francesco, ha voluto "consegnare" alla Chiesa che è in Italia e, in essa, alla nostra Associazione: è un "sì" che, le assicuriamo, custodiremo con affetto ed amicizia, con semplicità ed entusiasmo, nel solco di quello stile di filiale rispetto ed obbedienza ai Pastori che, da sempre, l'AC coniuga secondo l'alfabeto del servizio e della collaborazione ecclesiale!
L' AC che è in Reggio Calabria-Bova, in ogni sua componente - dai...piccolissimi agli adultissimi, dagli accierrini ai giovani, dagli adulti ai Movimenti di Ambiente, al Consiglio ed alla Presidenza e, in modo particolare, a tutto il Collegio Assistenti della nostra Associazione Diocesana - le dice: "benvenuto, Vescovo Mansueto! Presto ci conosceremo meglio ma, già da adesso, sappia che può contare su di noi, che la portiamo nel cuore, che preghiamo per lei e che le vogliamo un gran bene..!"
Auguri, dunque, eccellentissimo Padre e....ci permetta di "approfittare" di questa occasione per esprimere, di cuore, al carissimo Vescovo Domenico, che ci è stato guida, padre ed amico per tanti anni, la nostra grande gratitudine e l'affetto sincero, con un forte abbraccio!
Sac. Salvatore Santoro - Assistente Unitario di AC Arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova
Prof.ssa Ornella Occhiuto - Presidente diocesano di AC
Presidenza e Consiglio diocesano
Lunedì 7 aprile 2014 alle ore 18.00 presso il Palazzo della Provincia sarà presentato il libro dell'avv. Raffaele Cananzi dal titolo Riflessioni di un cristiano: Chiesa e mondo a cinquant'anni dal Concilio Vaticano II. Tra gli altri, è previsto l'intervento del nostro presidente diocesano, Ornella Occhiuto.
Sarà presente l'autore.
Nei giorni 27-31 marzo, il Centro Diocesano di AC vivrà l'importante esperienza degli Esercizi Spirituali, predicati quest'anno da S.E. Rev.ma Padre Fiorini Morosini sulla lettera enciclica Lumen Fidei.