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Settore Adulti

Settore Adulti (46)

Martedì, 03 Marzo 2020 16:13

Benvenuto don Nino!

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Il Consiglio diocesano e l’intera Associazione danno il benvenuto a don Nino Russo, nominato assistente del settore adulti diocesano!

Grati per questo nuovo mandato, accogliamo con gioia il dono del suo accompagnamento e auguriamo a don Nino di condividere con noi strade di impegno missionario e, attraverso il suo servizio e la sua preghiera, di mettere a frutto semi di bene per la nostra associazione.


Alla gioia per questo “nuovo arrivo” si lega il grazie a don Antonello Fodedaro per l’accompagnamento, i percorsi tracciati insieme, le esperienze associative condivise e tutto il tempo donato al settore adulti e all’AC tutta.

Grazie don Antonello!

Venerdì, 19 Maggio 2017 14:37

Serata diocesana adulti e famiglie 2017

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... E LO RICONOBBERO!

Adulti che educano all'Amore

 

Ciascun adulto, in virtù della scelta identitaria che ha fatto aderendo all’AC, non può sottrarsi all’impegno personale e comunitario di accompagnare il cammino di formazione di una coscienza laicale matura attraverso una proposta ordinaria, popolare, permanente.

Come adulti di Azione Cattolica sentiamo particolarmente radicata nella nostra condizione di soci la cura educativa, la formazione delle nuove generazioni, la custodia e la trasmissione di quel tesoro che di generazione in generazione si tramanda come dono e rendimento di grazie.

Lo dice bene il nostro Progetto Formativo che proprio a proposito dell’Adulto di ricorda: “In AC la proposta associativa è orientata a sostenere nell’adulto la fiducia, contro la tentazione dell’indifferenza, facile a chi ha dovuto ridimensionare alcune idealità giovanili o ha fatto i conti con quella parte di delusione di sé e degli altri che inevitabilmente il vivere comporta; la fedeltà, contro la tentazione del dimettersi dalle responsabilità assunte, dure da portare avanti nella ferialità dell’esistenza, per sceglierle di nuovo con realismo e rinnovare anche il “sì” della fede in quel passaggio decisivo che i maestri spirituali chiamano “seconda conversione”; il dono di sé contro la tentazione del ripiegamento su se stessi e sulle proprie sicurezze da difendere.

È adulto chi sa amare e dare la vita, che vuol dire testimoniare e generare nello stesso tempo. Per questo, le esperienze formative fatte in AC tendono a promuovere una persona in grado di coniugare autorealizzazione e dono di sé, fede e ragione, ascolto e dialogo: emerge da esse un adulto che opera per costruire trame di relazioni fraterne e solidali e sa esercitare la propria responsabilità nella Chiesa e nella società.”

Martedì, 14 Febbraio 2017 22:25

A scuola di lavoro

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XVI Congresso del Movimento Lavoratori

“A scuola di lavoro”

 

Sabato 4 febbraio l’Aula Magna del liceo Artistico Preti/Frangipane ha ospitato il XVI Congresso del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica della diocesi di Reggio Cal/Bova per il rinnovo triennale delle cariche associative. “A scuola di lavoro” il titolo dell’incontro durante il quale si è riflettuto sul tema dell’alternanza scuola-lavoro che dà la possibilità agli studenti di fruire di periodi di formazione e apprendimento presso aziende o enti, pubblici e privati.

Si è cercato di comprendere insieme come questa alternanza stia attecchendo nella scuola e nella società, quali siano le ricadute positive ed i possibili aggiustamenti da apportare. Nei saluti iniziali l’assistente generale di AC, don Salvatore Santoro, ha sottolineato, citando Papa Benedetto XVI, che l’anima dell’educazione è sempre una speranza “affidabile” e Ornella Occhiuto, presidente diocesana di AC, ha rimarcato l’importanza della formazione e come questa possa meglio radicarsi in un ambiente consono come la scuola.

Negli interventi, il prof. Paolo Benoci, vice-preside dello stesso Liceo Artistico, ha evidenziato la positività del progetto che indubbiamente può fornire agli studenti un utile bagaglio formativo e culturale ed ha rilevato gli aspetti da migliorare.

A seguire Erminia Foti, incaricata regionale del Movimento Studenti di AC, ha illustrato il processo dell’iniziativa che dovrebbe incentivare negli studenti la voglia di “fare” non per obbligo ma per il desiderio di conoscenza, di amore verso la cultura, il vero, il bello. Infine ampio spazio alla concretezza con la testimonianza di due studentesse che hanno vissuto l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro.

Sara D’Arrigo, IV-E del Liceo Artistico, ha trasmesso ai numerosi presenti l’entusiasmo per il coinvolgimento in questa positiva esperienza formativa, umana e professionale, presso il Museo Diocesano. Sara ha poi presentato la mostra dei lavori eseguiti da tutti i componenti della sua classe sotto la guida del prof. Rodolfo Malafarina,  Anche Noemi Toscano, IV-B dell’Istituto Tecnico “Piria” ha evidenziato l’esperienza positiva dell’iniziativa ministeriale per l’approccio al mondo del lavoro e il percorso effettuato con la collaborazione delle animatrici del Progetto Policoro.

In chiusura, la proclamazione degli eletti alla guida del MLAC diocesano per il prossimo triennio: Gianni Sergi segretario, Cosimo Calabrò vice-segretario.

 

Gianni Sergi

Segretario Mlac

 

Mercoledì, 25 Gennaio 2017 10:36

XVI Congresso MLAC

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Sabato 4 febbraio, presso i locali del Liceo Artistico "Mattia Preti - Frangipane"  si terrà il XVI Congresso MLAC.

 

Programma:

 

Introduzione : Gianni Sergi (Segretario Dioc. Movimento Lavoratori A.C.)

Saluto iniziale: Mons. Salvatore Santoro (Assistente Generale Dioc. A.C.)

Apertura congresso: Ornella Occhiuto (Presidente Diocesana Azione Cattolica)

 

Saluti:

Cosimo Calabrò (Delegato Regionale MLAC)
Pasquale Andidero (Membro eletto Equipe Nazionale MLAC)

Interverranno:

Albino Barresi (Dirigente Scolastico Liceo Artistico Preti/Frangipane)
Erminia Foti (Incaricata Regionale Movimento Studenti A.C. )
Studente per esperienza alternanza scuola-lavoro
Studenti Liceo Artistico per illustrazione lavori di laboratorio

 
Apertura votazione elezione MLAC
Dibattito :Domande/riflessioni  partecipanti
Scrutinio e proclamazione degli eletti.

Vi aspettiamo!

Lunedì, 23 Gennaio 2017 15:25

39^ Giornata per la Vita

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Domenica 5 febbraio, alle ore 15:30 presso la chiesa di S. Giuseppe a Melito di Porto Salvo, si terrà la 39^ GIORNATA PER LA VITA, organizzata dall'Ufficio Diocesano Famiglie.

 

Secondo le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, avrà per tema:


Donne e uomini per la vita
nel solco di Santa Teresa di Calcutta


Rifletteremo assieme sul coraggio di sognare con Dio, sul Suo sogno che “continua a realizzarsi nei sogni di molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto.” (dal Discorso alla festa delle famiglie di Papa Francesco, Filadelfia, 26 settembre 2015).

In questa giornata saremo ospiti della Zona Pastorale di Melito di Porto Salvo, presso la chiesa parrocchiale di s. Giuseppe, dove sono previsti:

 

  • un momento di riflessione e condivisione delle esperienze, con le testimonianze di alcune realtà che si occupano quotidianamente della cura della vita nei suoi vari aspetti;
  • la Celebrazione Eucaristica, animata dalle Comunità Parrocchiali della Zona e preceduta da un momento di Adorazione guidata;
  • la festa conclusiva, con la fraterna condivisione di bontà (anche gastronomiche) e gioia.

In previsione della partecipazione delle famiglie, ReggioAnimatema curerà, in collaborazione con gli educatori delle Comunità Parrocchiali della Zona Pastorale, attività specifiche che, in contemporanea con i momenti di riflessione degli adulti, accompagneranno i più piccoli a scoprire il dono della vita e la sua bellezza.

In allegato la locandina con il programma dettagliato ed il testo del Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente.

Vi aspettiamo!

Se c'è una parola della Scrittura che, come e più di ogni altra, esprime la rivelazione di Dio in Gesù Cristo, questa è la misericordia. Nella grandiosa teofania del Sinai, il Signore aveva rivelato a Mosè: “Io sono un Dio pietoso, che serba le sue misericordie per mille generazioni”. All'alba del giorno messianico, Maria annuncia ad Elisabetta che l'Onnipotente si è ricordato della sua misericordia e ciò che è nato in lei ne è la riprova. Ecco dunque congiunti in Gesù, figlio di Dio e di Maria, l'amore paterno e materno di Dio, così bene significati dai due termini ebraici che vengono usati per definire la misericordia: e cioè un profondo atteggiamento di bontà che manifesta la fedeltà di Dio verso se stesso e l'aver “viscere di madre” verso tutti. Ma cos'è che fa la misericordia così potente da aver sempre la meglio sulla giustizia? E perché Gesù dà tanto rilievo a questa virtù al punto di farne una condizione per la salvezza personale?

Come ben spiega Giovanni Paolo II, la misericordia è “la dimensione indispensabile dell'amore, è come il suo secondo nome”. Per lui le parole della beatitudine costituiscono una sintesi di tutta la Buona Novella che è la rivelazione dell'amore salvifico di Dio e l'invito fatto a tutti di essere “misericordiosi come il Padre” e come colui che del Padre è l'immagine più fedele, Gesù. Nella preghiera del “Padre nostro” ritorna, con altre parole, lo stesso tema della beatitudine: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. E' legge scritta in Cielo che il condono dei nostri debiti ci arriverà in proporzione di quanto avremo saputo perdonare ai fratelli e alle sorelle. Il tema della misericordia e del perdono pervade tutto il Vangelo. In fondo, lo scopo di Gesù è quello che ci ha rivelato nella sua preghiera finale, la notte prima della passione: l'unità di tutti, uomini e donne, in una grande famiglia che ha il suo modello nella Trinità.

Per Papa Francesco, la misericordia non è una parola astratta, ma un volto da riconoscere, ammirare e servire. Questo si manifesta nella Bolla con la quale ha indetto il Giubileo: «Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio. [...] Nulla in Lui è privo di compassione». Poi aggiunge: «la sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia».

Il Papa nella Sua ultima catechesi nell’Anno della Misericordia afferma: «…Dio infatti, nel suo disegno d’amore, non vuole escludere nessuno, ma vuole includere tutti. Ad esempio, mediante il Battesimo, ci fa suoi figli in Cristo, membra del suo corpo che è la Chiesa. E noi cristiani siamo invitati a usare lo stesso criterio: la misericordia è quel modo di agire, quello stile, con cui cerchiamo di includere nella nostra vita gli altri, evitando di chiuderci in noi stessi e nelle nostre sicurezze egoistiche… Questo aspetto della misericordia, l’inclusione, si manifesta nello spalancare le braccia per accogliere senza escludere; senza classificare gli altri in base alla condizione sociale, alla lingua, alla razza, alla cultura, alla religione: davanti a noi c’è soltanto una persona da amare come la ama Dio. Colui che trovo nel mio lavoro, nel mio quartiere, è una persona da amare, come ama Dio. “Ma questo è di quel Paese, dell’altro Paese, di questa religione, di un’altra… È una persona che ama Dio e io devo amarla”. Questo è includere, e questa è l’inclusione…».

Tutto il suo insegnamento tende solo a darci lo strumento per realizzare questa altissima comunione fra noi e con Dio. E la misericordia è appunto l'ultima espressione dell'amore, della carità, quella che la compie, che la rende cioè perfetta. Cerchiamo dunque di vivere in ogni nostro rapporto quest'amore agli altri in forma di misericordia! La misericordia è un amore che sa accogliere ogni prossimo, specie il più povero e bisognoso. Un amore che non misura, abbondante, universale, concreto. Un amore che tende a suscitare la reciprocità, che è il fine ultimo della misericordia, senza la quale ci sarebbe solo giustizia, che serve a creare eguaglianza ma non fraternità. Oggi si parla spesso di perdono negato a chi ha commesso gravi crimini. Si chiede vendetta più che giustizia. Ma noi, dopo aver cercato in ogni modo di risarcire il danno, dobbiamo lasciare il campo al perdono, il solo in grado di sanare il trauma personale e sociale prodotto dal male. “Perdonate e vi sarà perdonato.” E allora, se abbiamo ricevuto qualsiasi offesa, qualsiasi ingiustizia, perdoniamo e saremo perdonati. Siamo i primi a usare pietà, ad esprimere compassione! Anche se sembra difficile e ardito, chiediamoci, di fronte ad ogni prossimo: come si comporterebbe sua madre con lui? E' un pensiero che ci aiuterà a capire e a vivere secondo il cuore di Dio.

Don Antonello Foderaro

Giovedì, 30 Giugno 2016 21:54

Campo diocesano adulti 2016

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#PROSSIMOINVIAGGIO

Campo diocesano Adulti 2016

6 - 9 agosto 2016

Iscriviti compilando il modulo a questo link!

E procedi con l'iscrizione che sarà perfezionata contattando il nostro segretario diocesano Michele Franco.
Per ulteriori info scrivici su This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

PS: per ADULTI intendiamo tutti coloro che pur avendo superato i 30 anni, ancora si sentono giovani dentro e sanno mettersi in gioco in modo semplice come i bambini, e vogliono crescere insieme agli altri!  :-)

QUALCHE IDEA DI FONDO...

Nell'anno dedicato al Giubileo della misericordia, proponiamo una tre giorni aperta agli ADULTI, COPPIE, FAMIGLIE della nostra Azione Cattolica , ma non solo!
#PROSSIMOINVIAGGIO è un campo che vuole mettere al centro le relazioni secondo lo stile di Gesù... a partire da noi, riscopriamo la bellezza dell'incontro con il SIGNORE che cambia la vita...
Il Samaritano del Vangelo ci offrirà degli spunti di approfondimento biblico, permettendoci di andare al cuore dei dieci verbi declinati nel brano...
UMANITA'
PROSSIMITA'
ACCOGLIENZA
FAMIGLIA
MISERICORDIA
PRENDERSI CURA
RESPONSABILITA'
GIOIA
COMUNIONE
EDUCAZIONE
Sono solo alcuni temi che attraverseranno il nostro stare insieme... Ci aiuteranno in questo alcuni ospiti speciali che a partire dalla nostra vita ci faranno comprendere come il vangelo parli a tutti, nella quotidianità e ci spinge a rileggerla per renderla più bella, a misura di Dio!

Per i bambini presenti sarà prevista l'animazione durante le attività, così da permettervi di partecipare con tranquillità!

#PROSSIMOINVIAGGIO per allargare la nostra esperienza di Adulti di AC a tutti!
Quindi se ci stai leggendo ma ancora pensi che sia un momento solo per "quelli tesserati" o quelli "convinti" o quelli "vecchi(!)"... prova a fidarti di chi ne ha fatto esperienza... VIENI E STAI! :-)

seguici #PROSSIMOINVIAGGIO ...pronto a partire?

Mercoledì, 25 Maggio 2016 20:41

Veglia di preghiera Mlac

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Il lavoro consolida la creazione di Dio, questo è il titolo della  veglia di preghiera nella festività di San Giuseppe Lavoratore  che il Movimento Lavoratori di AC ha promosso in collaborazione con l’Uff. diocesano PSL e l’UCID il 3 maggio. Durante tutta la giornata nella chiesa di San Giuseppe sul Corso Garibaldi si è fatta adorazione Eucaristica con l’esplicito invito “oggi davanti a Gesù Eucarestia preghiamo per i lavoratori”.  La veglia, guidata da Mons. Salvatore Santoro, assistente generale dell’ AC diocesana ha visto la partecipazione di tanti fedeli appartenenti alle più varie realtà ecclesiali ma anche di alcuni passanti che si sono uniti, condividendone le motivazioni, alla preghiera.

 

Mons. Santoro nella sua riflessione si è soffermato sulla necessità che, in un cammino di attenzione al sociale e al lavoro in particolare, il MLAC e l’AC sentono nel coniugare il motto benedettino “ora et labora”. Il lavoro come preghiera, non due momenti dissociati ma un unico essere.

 

Don Sasà ci indica poi tre modi di camminare sulla strada giusta: essere Concreatori, Corresponsabili, Corredentori: chiamati a proseguire e dare compimento alla creazione, a custodire e far crescere il giardino con la nostra opera, sentirsi corresponsabili del destino di ognuno.

 

Durante il momento di preghiera sono stati presentati all’altare dei luci, a rappresentare alcuni luoghi e situazioni nelle quali il lavoro e l’ ambiente non sono rispettati e persone e creazione pagano lo scotto di scelte egoistiche di alcuni. Fra tutti,  Liquilchimica a Saline, V centro siderurgico a Gioia Tauro, Discarica a Casignana, Centrale a carbone a Saline. A questo quadro si aggiunge  la notizia che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della SEI e della Presidenza del Consiglio sovvertendo il pronunciamento del TAR del Lazio che si era espresso a favore dell’azione promossa da Regione, Comune e Associazioni riguardo all’insediamento della Centrale a Carbone a Saline.

 

Per tutto questo abbiamo voluto pregare; per i lavoratori, per chi ha perso il lavoro, per chi lo sta cercando , per chi si è stancato di cercarlo e per chi può adoperarsi per rendere meno pesante il fardello che questa nostra regione deve portare.

 

La veglia si è conclusa con la preghiera per la nostra terra della quale voglio riportare solo un versetto: “Risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione”.

 

Pasquale Andidero

Mercoledì, 27 Aprile 2016 21:19

Il lavoro consolida la creazione di Dio

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MLAC - Veglia di preghiera per il mondo del lavoro

Martedì prossimo, 3 Maggio, alle ore 19.00, nella Chiesa di San Giuseppe al Corso, si terrà una veglia di preghiera per il mondo del lavoro, promossa dal MLAC e guidata dal nostro Assistente Generale, Mons. Salvatore Santoro

Lunedì, 18 Aprile 2016 17:17

Serata diocesana adulti 2016

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« A.A.A. CercACI in Famiglia!» non è solo uno slogan per la serata degli adulti di Azione Cattolica, riunitisi  il 5 aprile nell'Auditorium della parrocchia del Soccorso, è piuttosto una provocazione che alla fine si rivela un impegno di progetto per tutte le Associazioni parrocchiali. 

Infatti, Ornella Occhiuto, presidente diocesana, nella conclusione, sottolinea tale obiettivo come strada di responsabilità per gli adulti, che sono il tessuto portante dell'associazione. Si tratta di cercare strade nuove di ascolto, di accoglienza e di coinvolgimento delle famiglie, di prendersi questo "dolce carico" che non deve significare una ulteriore e sporadica attività ma un progetto di vita da realizzare nella e per la comunità parrocchiale. 

La sala è piena e anche la partecipazione è significativa, forse ci si aspettava una maggiore presenza di adulti di prima fascia, i trentenni e i quarantenni. Sono presenti in modo significativo coppie di sposi.

Anche il clima è familiare, soprattutto per la conduzione briosa e simpatica di Lidia Caracciolo, la vicepresidente diocesana per il Settore, che ha iniziato esortando gli adulti di A.C. a ritrovare la vera essenza della famiglia quella che "ridona il sorriso nella vita e nella fede".

La preghiera di inizio, guidata da don Gianni Polimeni, Vicario Generale ed Assistente del Settore, pone al centro il brano evangelico della Resurrezione che illumina tutti i momenti della serata. Quel terremoto "all'alba del primo giorno della settimana" per i discepoli, le donne per prime, ha significato che da quel momento, nella vita di fede, è il Risorto che va cercato, non più il Crocifisso e questo evento diventa annuncio e testimonianza di fede.

Ancora oggi, dice don Gianni, questo compito ineludibile della trasmissione della fede e  dell'accompagnare compete particolarmente al mondo degli adulti, dei genitori, degli educatori, e, allora come oggi, esige quel "partirono in fretta" delle donne e dei discepoli.

"Accogliere, Ascoltare, Accompagnare": tre verbi fanno da filo conduttore a tutta la serata che viene

presentata con video, alcune diapositive e brevi testimonianze.

Iniziano gli accierrini della parrocchia di San Giorgio martire protagonisti di un video con interviste che hanno coinvolto gli adulti del territorio.

Emerge "dal loro andare" tutta la forza educativa di una comunità parrocchiale quando ascolto, accoglienza e accompagnamento sono stile di vita e realtà presenti nei percorsi formativi.

La parrocchia, famiglia di famiglie, è infatti capace di donare parole di senso e risposte di relazione, oltre che sostegno concreto, alle comunità familiari ferite e in difficoltà.

L'intervento di Agostino Siviglia ha arricchito la serata con un contributo significativo e interessante.

A partire dalla Costituzione della nostra Repubblica, egli sottolinea la dimensione sociale della famiglia, quella che si nutre di solidarietà ma è anche capace di aprire spazi di "operosità buona e proficua" e di servizio verso le famiglie del proprio "vicinato", territoriale e culturale, esercitando quella sussidiarietà che è valore umano e cristiano.

L'Avv. Siviglia si rifà anche a G.Toniolo, apostolo della famiglia, quella dai frutti buoni, quella che attrae ed educa, quella che vive come chiesa domestica e che , in quanto chiesa, è sempre "in uscita".  E ci lascia una domanda: quanto le nostre famiglie di AC attraggono ed incidono sul cambiamento e sul progresso?

Poi uno "spazio di cultura": tre piccoli brani letti e accompagnati da diapositive e quadri d'autore e la serata si arricchisce di un momento suggestivo di grande coinvolgimento.

"Costruire una casa del cuore dove sognare e gioire ...  basta sentire una frase ripetuta nella nostra infanzia per far ritrovare antichi rapporti ... far diventare normale l'amore per riscoprire la missione della famiglia...", sono i temi proposti, mentre scorrono le immagini dei quadri.

E' il tentativo di ricercare anche attraverso la pittura i contorni della famiglia che non sono mai definiti perchè essa non si può chiudere in linee diritte. A diverso titolo, infatti, tutti noi (genitori, figli, fratelli, nonni ...), ne facciamo parte.  Per questo la famiglia ha linee sfumate, anzi una miriade di sfumature, nei colori e negli spazi, con una significativa dimensione di originalità e di apertura generatrice.

Un immancabile pseudo-test  per movimentare un po' la serata, e poi l'ultimo intervento affidato a Carmine Gelonese, che, insieme alla moglie Annarita, partecipa al gruppo nazionale dell'area "Famiglia e Vita". Carmine ricorda l'attenzione che l'AC ha verso la famiglia e quanto questo tema sia presente nella vita e nella storia dell'Azione Cattolica, tanto che già nello Statuto del 1969, quello del dopo Concilio Vaticano II, alla famiglia dedica l'articolo n. 9, riconoscendone il ruolo e la responsabilità di soggetto di pastorale. Ha poi presentato il "Progetto Nazareth" che pone la famiglia di Gesù come modello significativo per le famiglie di oggi affinchè siano capaci di essere piccole Chiese, di sapere annunciare con la vita il Vangelo del'amore, di sapersi aiutare vicendevolmente attraverso percorsi, iniziative, suggerimenti che il progetto stesso propone.

LA SERATA!!! Un momento bello e coinvolgente, un ventaglio di sollecitazioni, di stimoli, di riflessioni, di incontri, e, perchè no, di sfide che hanno arricchito i presenti e che forse lascerà un pò di rammarico in chi non è potuto esserci.

Grazie a tutti.

Lina Lazzarino

Equipe diocesana Adulti di Ac

Martedì, 29 Marzo 2016 14:52

AAA, cercACi... in Famiglia!

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Serata Adulti diocesana

MARTEDì 5 APRILE 2016 ore 19,  presso il salone della parrocchia di S. Maria del Divin Soccorso, si terrà la SERATA ADULTI DIOCESANA 2016.

E' un'occasione importante in cui come settore adulti vogliamo riflettere su come la Famiglia è intesa oggi nella vita ordinaria della gente del nostro territorio, alla luce dei tre verbi ACCOGLIERE, ASCOLTARE, ACCOMPAGNARE , consegnati dai coniugi Miano, nell'incontro che si è svolto in seminario lo scorso 8 febbraio.
"CercACi ... in FAMIGLIA!" , perché vogliamo ripartire interrogandoci su come noi adulti promuoviamo lo stile della famiglia in Cristo nei nostri contesti, ma non solo...
Una serata dinamica e ricca di spunti e sollecitazioni che speriamo possano trovare tanti adulti come destinatari.

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